Regione, Santelli snocciola il suo programma: task force per tutti i gusti

Dal turismo all’agricoltura, dai rifiuti alla sanità passando per giovani, imprese e cultura. Dopo 4 mesi dall'inizio della legislatura, la governatrice delinea gli obiettivi che intende perseguire nei prossimi 5 anni

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di Riccardo Tripepi
26 maggio 2020
13:56

Una lunga riunione di maggioranza ha preceduto i lavori odierni del Consiglio regionale, attualmente in corso. Il centrodestra cerca la quadra sull'istituzione della nuova Commissione in Consiglio e sulle presidenze, ma ha anche avviato un primo confronto sulle linee programmatiche che Jole Santelli sta illustrando all'Assemblea dopo quattro mesi dalla sua vittoria alle regionali, lo scorso 26 gennaio.
Nella bozza della sua relazione il presidente della giunta tocca tutti i comparti e prova a evidenziare criticità e obiettivi. Non molta chiarezza, invece, sulle soluzioni concrete che saranno adottate per raggiungerli. Frequentissimo il ricorso all'istituzione di task force, se non di nuovi dipartimenti per sviluppare nel dettaglio le strategie di rilancio.


Quello che è certo è che Jole Santelli prosegue sui toni della campagna elettorale che richiama fin da subito: «Il claim che mi ha accompagnato in campagna elettorale era Calabria protagonista. Ecco in questi mesi noi siamo stati protagonisti di una piccola rivoluzione perché abbiamo dimostrato, in tempi così difficili, di saper rispettare prima ancora che noi stessi gli altri, abbiamo rispettato le regole di contenimento e anche grazie a questo credo la Calabria oggi si appresta a vivere la Fase 2 con maggiore serenità, consapevole di poter ripartire grazie al consapevole orgoglio della propria forza».


 

Sanità e nuovi ospedali

Ed è inevitabile partire dalla Sanità. Jole Santelli in premessa dice che non avrebbe voluto, ma di essere stata costretta a farlo «nella consapevolezza di quanto il mio programma e l’attuazione dello stesso siano stati condizionati, in questi primi 4 mesi di governo, da questo drammatico evento emergenziale. Lo faccio anche consapevole di quanto, “grazie” a questa pandemia, sia stato possibile capovolgere finalmente lo stereotipo che vuole il calabrese incurante delle regole e del senso civico. L'emergenza da Covid-19 ha dimostrato che così non è. Non a caso il NYT ha dedicato nelle scorse settimane un pezzo alla ricetta della Calabria, una regione che tutto sommato, almeno finora, è rimasta una terra no Covid».
Fuori dalla gestione dell'emergenza, però, le idee per la sanità futura assomigliano ai soliti slogan: revisione del piano sanitario regionale; razionalizzazione della rete ospedaliera; riduzione della migrazione sanitaria e accelerazione nella costruzione dei nuovi ospedali sui cui è già naufragato Mario Oliverio. «Il programma di realizzazione dei nuovi ospedali, che registra ritardi enormi nell'avvio della fase realizzativa, sarà potenziato, ampliato ed affidato alla gestione di una specifica task force operativa».


Spesa comunitaria

Al secondo punto, inevitabilmente, la riprogrammazione della spesa comunitaria, unica speranza di rilancio per la Calabria, come da 20 anni a questa parte. Obiettivo principale di Jole Santelli sfruttare al massimo le opportunità date dalla fase di emergenza in termini di maggiore flessibilità della Commissione e alleggerire la burocrazia per ridurre i tempi di realizzazione dei programmai. «Come si può immaginare, ripensando al passato, di parlare di risultati e obiettivi di un bando se poi per avere i primi esiti passano 20 mesi? Dico questo pensando ai bandi passati sul turismo, ai bandi dell’agricoltura, pubblicati nel 2016 ed ancora inattuati».

 

Riforma del Welfare

Sul Welfare si legge invece un mezzo passo indietro rispetto alla prima seduta del Consiglio in cui l’odg voluto dall'assessore Gianluca Gallo sembrava voler azzerare la riforma licenziata dal centrosinistra. «Altrettanto importante, a 20 anni dalla Legge 328 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, è la definizione del Regolamento attuativo: quello attualmente in vigore è stato adottato sul finire della precedente legislatura, nonostante evidenti, gravi criticità cui questa Giunta, questa maggioranza di Governo intende porre rimedio con urgenza, nel dialogo con le parti interessate. Nessuna volontà di riportare indietro le lancette dell’orologio, com’è stato incautamente e strumentalmente sostenuto allorquando questa volontà è stata palesata: del resto, proprio nei giorni scorsi, ha trasferito ai Comuni capiambito più di 10 milioni di euro».


Trasporti

Per il settore trasporti, l'idea di utilizzare Ferrovie della Calabria per realizzare percorsi di tipo turistico si aggiunge al consueto obiettivo di rafforzare e rendere più moderne reti stradali e autostradali. Sosteno al progetto “Freccia” per rendere accessibili anche i punti più isolati del territorio e spazio alla mobilità a basso impatto ambientale. Manca un accenno al sistema degli aeroporti che pure stanno vivendo un momento di grave crisi, anche in considerazione dell'emergenza sanitaria. Grande spazio, invece, al porto di Gioia Tauro con lo scopo principale di rendere operativa la Zes da poco istituita.

 

Emergenza rifiuti

Settore delicatissimo l'Ambiente. La governatrice si propone di rafforzare il livello di controllo e prevenzione del rischio idrogeologico, ma ovviamente è costretta concentrarsi sui rifiuti e scarica le responsabilità dell’attuale situazione sulla giunta Oliverio. «La situazione è stata aggravata da una legge regionale che, per il periodo 2016-2018, ha vietato di fare nuove discariche e non ha dato soluzioni alternative efficienti; ragione per cui, al momento, a parte la discarica di Crotone rimangono ben poche soluzioni. Questo, oltre alle note inefficienze, ha dato luogo a: piccole discariche abusive e soluzioni estemporanee che hanno favorito solo interessi privati e non di sistema. Incidere significativamente su una situazione di stallo in cui le strutture intermedie e finali mancano letteralmente non è pensabile in tempi brevi».
Al momento, però, non sembra esserci una soluzione concreta. «Bisogna quindi programmare ed implementare soluzioni che evitino le emergenze e tengano conto delle esigenze di ogni singola area della regione, che è eterogenea in morfologia, insediamenti e produzioni».


Agricoltura

Grande spazio nella relazione per lo sviluppo delle politiche agricole e con un’attenzione particolare alle modalità dell’accesso al credito da rendere più agevole con l’ausilio di Fincalabra. La governatrice ripone poi molta fiducia nelle misure prese con il provvedimento “Riparti Calabria” che torna ad illustrare nel dettaglio.


Turismo

Da ripensare anche il turismo. «Un ruolo importante vogliamo assegnarlo alla reingegnerizzazione e sviluppo dei servizi offerti dal Portale di promozione turistica regionale e all’Osservatorio turistico regionale. Il primo dovrà essere trasformato in uno strumento operativo per “costruire la propria vacanza” in Calabria e garantire il raggiungimento di un periodo di permanenza più lungo sul territorio regionale. Il secondo deve essere lo strumento operativo per leggere il presente ma soprattutto fare analisi di scenario sull’evoluzione dei consumi turistici, per consentire al nostro sistema di offerta regionale di innovare ed adeguarsi prontamente».
Imprese
Anche per l’internazionalizzazione delle imprese la risposta è una nuova struttura. «È prioritario prevedere l’istituzione di una struttura dedicata all’attrazione degli Investimenti Diretti Esteri. Tale ufficio per la gestione dei temi dell’internazionalizzazione deve sovrintendere alle attività di incoming di eventuali investitori interessati al brand Calabria, assistere nelle fiere ed esposizioni gli attori Calabresi, candidare la Regione a tavoli internazionali di offerta di localizzazioni, promuovere la conoscenza del masterplan regionale delle aree industriali attrezzate».


Giovani e lavoro

Università, scuole e lavoro per bloccare l’emigrazione dei giovani. «Il settore occupazionale costituisce una delle grandi priorità del nostro programma. Occorre necessariamente azionare tutte le leve in capo all’ente regionale affinché si possa contenere un fenomeno migratorio ormai ai limiti. È nostro dovere trattenere i nostri giovani creando opportunità e spazi in ogni settore, in particolar modo nei settori ad oggi meno battuti: turismo, cultura, innovazione, trasporti, agricoltura, zootecnia; settori, questi, favoriti dai fondi europei e indirizzati specificamente dall’UE per la creazione di ricchezza soprattutto del Mezzogiorno, sfruttando a pieno il territorio e le sue risorse, materiali e immateriali».


Unità Organizzativa per pensare la Calabria

Dopo avere illustrato le volontà di puntare anche su digitalizzazione e nuove infrastrutture tecnologiche, la relazione partita dal claim torna al claim. “Promozione e reputazione” si intitola l’ultimo paragrafo della relazione di Jole Santelli. «Puntare sulla promozione e l’immagine della Calabria nei suoi asset strategici: turismo, cultura, natura, saperi, enogastronomia e produzioni di eccellenza è la traccia da seguire per scrivere un nuovo racconto. Un racconto che passa dalla sua storia identitaria alla sua evoluzione, fino alla contemporaneità e che possa descrivere, grazie alle nuove tecnologie della comunicazione e anche con l’aiuto di registi e autori, le esperienze che la Calabria può offrire al viaggiatore e ai suoi abitanti, con immagini e suggestioni di vita quotidiana delle nostre campagne, dei luoghi simbolo, delle bellezze del paesaggio». E anche per fare questo necessario ricorrere ad esperti. «Abbiamo perciò pensato di istituire sin da subito, una U.O.A., un’ Unità Organizzativa Autonoma dedicata esclusivamente a questo settore; un ufficio / laboratorio di idee, una factory che possa fare sintesi nel comparto di promozione e comunicazione ad oggi disaggregato e che opererà in modo organico e unitario in materia di promozione. Un primo e importante passo verso una nuova forma di governance, necessaria per competere a livello internazionale».

Giornalista
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