Il capo della Segreteria politica di Fratelli d'Italia in Calabria per la chiusura della campagna elettorale: «Terra meravigliosa ma occorre una politica che abbia visione». E sulla guerra in Medio Oriente: «L’Italia sta facendo la sua parte nelle trattative di pace»
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Arianna Meloni (Fdi) (Nick Zonna / ipa-agency.net)
«Oggi in Calabria lanciamo una sfida per un nuovo governo regionale e per continuare al tempo stesso il lavoro in corso avviato dal presidente Occhiuto. Un lavoro fatto di orgoglio, visione politica e valori. La Calabria è una regione stupenda, meravigliosa, ma occorre una politica che abbia una visione al fine di liberare energie». Lo ha detto Arianna Meloni, capo della Segreteria politica e responsabile del Tesseramento di Fratelli d'Italia, a Vibo Valentia per la chiusura della campagna elettorale per le elezioni regionali in Calabria.
«Sarebbe drammatico affidare la Calabria a partiti che si mettono insieme - ha affermato - solo per formare un cartello elettorale al fine di far cadere il governo nazionale guidato da Giorgia Meloni».
Meloni: «Coerenti con la nostra storia»
«La politica – ha poi precisato - è una cosa seria e noi di Fratelli d’Italia sappiamo come nascono le nostre idee e le nostre proposte, cioè ascoltando il popolo dal basso. Noi siamo coerenti con la nostra storia e con i nostri valori che abbiamo portato in una nuova casa che è oggi un grande partito patriota della nazione e che crede nel merito. Un partito che non abbandona i deboli e cammina verso il futuro».
«Landini blocca le piazze in modo strumentale»
«Abbiamo in Fratelli d’Italia una classe dirigente capace e preparata e - ha continuato l'esponente FdI - lo dimostrano i nostri presidenti di Regione. Abbiamo proposte buone e credibili e lo dimostriamo anche al governo della nazione. Una nazione - prosegue - che abbiamo trovato allo sbando e che oggi si sta riprendendo perché l’Italia è al centro della politica comunitaria grazie a un governo stabile». Arianna Meloni ha poi tenuto a sottolineare: «Abbiamo preso la guida di una nazione dove vi era la mortificazione del lavoro grazie a un Reddito di cittadinanza che non permetteva di lavorare a chi aveva invece voglia di lavorare. Questo governo ha creato un milione di posti di lavoro in più, specie al Sud e specie nel lavoro femminile. Ci siamo riusciti eppure Landini sciopera e blocca le piazze in modo strumentale e lo sanno tutti che non si risolvono in questo modo i problemi».
«L’economia è ripartita – ha ribadito - grazie a un governo stabile. Sono ripartiti gli investimenti e stiamo liberando risorse che oggi possono essere stanziate per le infrastrutture che anche al Sud stanno arrivando grazie alla Zes unica. Il Sud è la locomotiva d’Italia e siamo oggi il quarto Paese al mondo per l’export».
Trattative di pace
«La guerra in Medio Oriente è dolorosa, ma l’Italia – ha assicurato - sta facendo la sua parte nelle trattative di pace con i Paesi arabi. L’Italia è tra i primi Paesi al mondo per l’invio di aiuti umanitari a Gaza e anche l’Autorità palestinese ci ha ringraziato».