Regionali Calabria, dopo Pasqua i partiti chiamati a sciogliere i nodi e confermare le candidature

VIDEO | I 5 stelle dovranno decidere tra de Magistris e Irto mentre Italia viva rischia di scomparire dopo la fuga di massa dei suoi dirigenti che il Pd è pronto ad accogliere. Il tavolo del centrodestra dovrà confermare invece il nome di Occhiuto

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di Riccardo Tripepi
4 aprile 2021
18:00

Dovrà necessariamente avere una svolta il percorso di avvicinamento alle elezioni regionali al termine delle festività pasquali. Il rinvio dell’appuntamento con le urne ha regalato ulteriore tempo agli schieramenti, ma da adesso in avanti si comincerà a fare sul serio sia per quel che attiene la definizione delle candidature che per la formazione delle liste.

De Magistris e il centrosinistra

Il primo ad essere partito è stato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris dopo avere trovato l’accordo con Carlo Tansi e avere dato vita al Polo civico. Le liste a sostegno, però, sono ancora in corso di costruzione e soprattutto si aspetta la risposta dei Cinque Stelle ai quali de Magistris continua a rivolgere appelli ma senza fin qui avere avuto risposta.


Del resto i grillini sono ancora incerti sul da farsi dopo l’incontro tra Enrico Letta, nuovo segretario del Pd subentrato a Nicola Zingaretti, e Giuseppe Conte che sarà nuovo punto di riferimento moderato dei Cinque Stelle. L’alleanza nazionale tra i due partiti è ormai blindata, ma sui territori ci sono ancora molte resistenze. In Calabria pomo della discordia sarebbe proprio il nome di Nicola Irto che il Pd ha indicato come candidato presidente qualche tempo fa senza un’adeguata concertazione secondo i big grillini calabresi che, stando anche a quanto dichiarato dal delegato alle trattative Alessandro Melicchio, lo considerano espressione della vecchia politica. Un azzeramento del percorso fin qui fatto dai dem pare però assai difficile. E lo dimostrano anche i recenti confronti proprio tra Enrico Letta e il responsabile nazionale Francesco Boccia che hanno confermato il percorso fin qui avviato in Calabria.

Il ruolo di Italia viva

Altro partito in cerca d’autore è l’Italia Viva di Ernesto Magorno che ha perso 11 dirigenti regionali dopo gli abboccamenti con la Lega e il centrodestra e la creazione dell’intergruppo parlamentare per la realizzazione del ponte sullo Stretto. E molti di questi dirigenti vengono dati in transito verso il Pd e le liste che Nicola Irto sta costruendo in vista delle elezioni.

La discussione su Occhiuto

Nel centrodestra, poi, si aspetta il tavolo nazionale per capire se arriverà l’ufficializzazione del candidato in pectore Roberto Occhiuto di Forza Italia oppure se la Calabria rientrerà nella discussione generale sulle elezioni d’autunno che riguarderanno importanti città italiane rimettendo in gioco Fdi con Wanda Ferro e la Lega con Nino Spirlì.

Il capogruppo degli azzurri alla Camera Occhiuto si è detto sicuro della sua posizione definendo la Calabria «una pratica chiusa» e ha annunciato che saranno nove le liste a suo sostegno. Le riunioni di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, però, spesso sono state in grado di fornire grosse sorprese, così come avvenuto proprio alle ultime regionali quando arrivò proprio alla fine l’indicazione di Jole Santelli.

Giornalista
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