La richiesta c’è stata, i boatos erano motivati ma alla fine Domenico Tallini ha detto no anche per non assecondare richieste che considera legate a «piccoli e meschini interessi personali».

«Non sarò in campo alle prossime elezioni regionali del 5 e 6 ottobre. Sono venute meno le condizioni politiche contenute nella proposta congiunta del coordinatore regionale di FI Cannizzaro e del Presidente uscente Occhiuto i quali mi avevano chiesto di scendere in campo nelle liste di FI nell’area centrale della Calabria»: questo l’incipit della nota dell’ex presidente del Consiglio regionale che ufficializza il gran rifiuto
«La nuova richiesta di entrambi a candidarmi nella lista del Presidente Occhiuto – spiega Tallini –, giustificata da sopravvenute esigenze di equilibri tra le varie liste di ispirazione forzista, non è compatibile con le finalità e le motivazioni politiche che stavano alla base della richiesta originaria che io stesso avevo considerato interessante insieme a molti amici e, soprattutto, insieme a tantissimi catanzaresi che da anni soffrono una grave crisi di rappresentanza istituzionale della città e non mi avrebbe consentito di continuare in piena libertà le battaglie di questi ultimi mesi a favore dell’area Centrale della Calabria ed, in particolare, delle prerogative e del ruolo di Catanzaro Capoluogo di Regione. Persino la formazione delle liste avviene in funzione di interessi di altri territori con la silente complicità di uomini mediocri che hanno l’unico obiettivo di tutelare piccoli e meschini interessi personali».
Lo chiosa è un ringraziamento «ai tantissimi amici che si erano dimostrati entusiasti della mia candidatura in Forza İtalia dico che continuerò battermi per difendere la mia città anche senza carica elettiva come è avvenuto fino ad oggi aiutato e stimolato da molti catanzaresi che finalmente, vedo, hanno preso coscienza della debolezza politica generale della città e vogliono diventare protagonisti di un processo di riscatto politico, economico e morale della nostra Città».