Problemi a Reggio Calabria per Avs con la candidatura di Mimmo Lucano. Secondo quanto trapelato, la commissione elettorale che ha preso in carico le liste depositate dai referenti dell’Alleanza Verdi Sinistra ha ricusato il nome dell’europarlamentare. Anche da Cosenza sarebbe arrivato un identico provvedimento. Come noto, il sindaco di Riace è capolista in tutte e tre le circoscrizioni. Lo stesso Lucano, con un post sui profili social di riferimento, aveva annunciato l’impegno in prima persona nella sua Calabria dopo le polemiche innescate dal centrodestra sulla presenza ai nastri di partenza della professoressa Donatella Di Cesare. Il segretario regionale Fernando Pignataro conferma la notizia e parla «teatro dell’assurdo» annunciando ricorso.

A porre in pericolo la partecipazione di Mimmo Lucano all’imminente tornata elettorale è la legge Severino. L’articolo 7, che dovrebbe essere l’oggetto della decisione della commissione, regola le candidabilità alle Regionali e con il comma 1 lettera D impedisce di presentarsi al giudizio degli elettori a «coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o più delitti commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati alla lettera c)».

Secondo l’interpretazione che avrebbe spinto la commissione elettorale a prendere in mano la lente d’ingrandimento, la posizione del sindaco di Riace ricadrebbe esattamente all’interno di questa norma. Lo scorso febbraio, infatti, è diventata definitiva la condanna, per un solo falso in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale, a 18 mesi di reclusione con pena sospesa. Questo nonostante sia contestualmente diventata definitiva per Lucano l'assoluzione per tutti gli altri reati decisa nell'ottobre del 2023 dalla Corte d'appello di Reggio Calabria. Il castello accusatorio, in sostanza, è crollato, ma quell’unica pena potrebbe costare cara ad Avs. C'è tuttavia un margine di incertezza perché il comma 1 lettera D non indica l'articolo del reato per cui è stato condannato Lucano.

Pignataro: «Escludere Lucano è un atto politico»

«A Cosenza in un primo momento avevano accettato il verbale senza ricusazione – il commento del segretario regionale di Avs Fernando Pignataro – poi hanno acquisito il materiale dallo Stretto. Noi faremo una conferenza stampa sabato a Lamezia Terme con Pasquale Tridico, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli in cui presenteremo le liste del partito. La figura di Mimmo Lucano è parte integrante delle liste, perché pensiamo che sia fuori da ogni buon senso che un rappresentante italiano a Bruxelles non possa candidarsi nella sua regione. Noi abbiamo presentato ricorso a Reggio e anche a Cosenza. Nei confronti di Mimmo siamo al teatro dell’assurdo, alla penalizzazione di una persona che nella sua vita ha avuto solo l’intento di fare bene anche sfidando i codici. La sua esclusione è un atto politico. Mimmo resta una personalità di spicco di questa regione e siamo fiero di averlo al nostro fianco».