Una dichiarazione del leader nazionale crea apprensione nella coalizione ma il presidente regionale conferma il sostegno all’europarlamentare: «Il prof è il miglior candidato possibile e il consenso intorno a lui cresce»
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Pasquale Tridico – oggi è giunta l’ufficialità – sarà il candidato alla presidenza della Regione che il campo largo opporrà al centrodestra. E su questo non sembra esserci dubbio alcuno.
Ad alimentare le polemiche, però, ci pensa Carlo Calenda. Il leader nazionale di Azione va in controtendenza rispetto al presidente regionale Giuseppe Graziano.
Un cortocircuito che probabilmente dovrà essere presto rinsaldato, prima che deflagri irrimediabilmente nelle dinamiche della politica calabrese, già segnate dal divorzio di Azione dal centrodestra di Occhiuto.
Il segretario nazionale affida ad un lancio di agenzia parole inequivocabili e forse interpretabili, se si considera la mano sostanzialmente libera che Calenda lascia ai suoi sui territori.
Per l’ex candidato sindaco di Roma «Azione non sostiene candidati 5S né Pd piegati a pentastellati», confermando così la sua idiosincrasia nei confronti del Movimento Cinque Stelle.
«Come già più volte ripetuto – dichiara Calenda – non ci saranno liste di Azione a sostegno di candidati dei 5S alle elezioni regionali. Allo stesso modo Azione non sosterrà candidati del Pd che si piegano ai programmi imposti dai 5S. Il Paese – aggiunge – ha bisogno di sviluppo, concorrenza, infrastrutture e efficienza nella spesa pubblica. Lo spettacolo a cui stiamo assistendo, in preparazione di queste elezioni, rappresenta invece la quintessenza del trasformismo e della mancanza di programmi e idee per migliorare il funzionamento delle regioni. Tutto è ridotto, a destra come a sinistra, a scambi di poltrone e percorsi di carriera personali. Il Partito Democratico oscilla tra la prostrazione davanti ai cinquestelle e la sottomissione ai cacicchi locali. Due tendenze che spesso si saldano. Ogni traccia di riformismo è svanita».
«Ancora una volta – conclude Calenda – alle prossime elezioni regionali vincerà l’astensione e trionferà il voto clientelare. La degenerazione del regionalismo è una malattia contro cui Azione ha sempre combattuto. Il nostro impegno rimane quello di non sottostare ai ricatti del bipopulismo e tirare dritto verso la costruzione di un forte fronte liberale alle prossime elezioni politiche».
Giuseppe Graziano poco fa, invece, aveva tessuto solo elogi per l’eurodeputato del Movimento Cinque Stelle, confermando a LaC News24 che Azione sta allestendo una lista a supporto (forse in compartecipazione con Italia Viva e progressisti).
«È la migliore figura che potessimo scegliere, il meglio per le calabresi ed i calabresi, perché infonde speranza in un futuro migliore, ha a cuore il bene comune e non antepone interessi personali. Ha ricoperto incarichi istituzionali importanti, dimostrando grande competenza. Tra l’altro sto notando un crescente consenso attorno al prof. nella società civile, tra la gente, i lavoratori, nell’associazionismo, ed anche curiosità, il che indica il favore dei calabresi. Tridico inaugurerà una stagione politica diversa, di buon governo».
Questa, dunque, la dichiarazione di Graziano rilasciata al nostro giornale dopo la riunione mattutina convocata a Lamezia con al tavolo le dodici sigle – tra cui proprio Azione – che compongono il campo largo. A cui, nel commentare Calenda aggiunge laconicamente: «Noi siamo con Tridico ed a suo sistegno stiamo allestendo la lista».