Regione, niente dipendenti per accreditare le strutture sanitarie: pratiche ferme e rischio contenziosi

A tre mesi dall'interrogazione presentata alla governatrice Santelli, arriva la risposta alle denunce del consigliere Guccione: settore in tilt per carenza di funzionari e l'assenza di un dirigente. Le attività sono state riprese solo a settembre, ma a rilento

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di Camillo Giuliani
13 ottobre 2020
18:48
La Cittadella regionale
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Autorizzazioni e accreditamenti impossibili per l'assenza di funzionari che le rilasciassero alle strutture sanitarie. È successo per mesi nel dipartimento “Tutela della salute, servizi sociali e socio sanitari”, paralizzato dalla carenza di personale. Lo aveva denunciato a giugno il consigliere regionale Carlo Guccione, ma la sua interrogazione a Jole Santelli per sapere cosa volesse fare la governatrice «per sbloccare l’attività istruttoria delle innumerevoli pratiche in giacenza e l’iter di conclusione delle procedure» non ha avuto risposta per tre mesi, nonostante la governatrice avesse solo venti giorni, secondo le norme regionali, per replicare.

La conferma del dirigente generale

La risposta ai quesiti di Guccione è stata protocollata soltanto due settimane fa, porta la firma di Francesco Bevere, dirigente generale del Dipartimento, e non fa ben sperare, aggiungendo nuovi ritardi a quelli del passato. Bevere scrive che soltanto a fine luglio è arrivata «la definizione dei fabbisogni in termini di risorse umane» nei vari settori da lui diretti. C'è voluto poi il 3 settembre per il conferimento a un dirigente di ruolo della titolarità «del Settore n.2 “Autorizzazioni e Accreditamenti”, privo fino a quella data e da molti mesi di una guida dirigenziale stabile».


Solo dopo quell'atto l’attività amministrativa del settore è ripartita. Ma le carenze di personale restano e pesano, tant'è che a metà settembre si è resa necessaria una manifestazione di interesse rivolta a tutto il personale della Regione, non ancora conclusa, per dotare il Dipartimento di altri sei funzionari «a supporto delle aree più critiche, tra i quali è certamente ricompreso il Settore n.2».

Guccione teme contenziosi milionari

Le pratiche ferme da inizio anno, però, continuano a restare in giacenza, denuncia il consigliere d'opposizione. Che ora teme «contenziosi milionari per mancanza di risposte da parte della Regione Calabria». Guccione sostiene di aver visto coi suoi occhi come il dirigente appena nominato abbia «al suo fianco un solo dipendente per completare le procedure di autorizzazioni, accreditamenti e altre pratiche collegate al Settore». E per migliorare le cose i sei rinforzi in arrivo potrebbero rivelarsi insufficienti. «Non dimentichiamo – conclude il democrat – che all’appello mancano circa 80 dipendenti e molti dirigenti hanno incarichi ad interim».

 

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