Giovanni Bilotti, ingegnere di 32 anni, è uno dei protagonisti della prossima tornata elettorale a Rende. Oggi, ospite di “Dentro la Notizia”, il programma condotto da Pier Paolo Cambareri, ha presentato la sua visione per il futuro della città, sottolineando l’importanza del confronto pubblico tra i candidati, tema su cui ha insistito con decisione (clicca qui per rivedere la puntata).

«Ho scelto di candidarmi per una responsabilità collettiva, per chi vuole davvero cambiare questa terra», ha dichiarato Bilotti, ricordando come la sua formazione personale sia stata profondamente influenzata dalla figura del padre, un architetto che ha perso la vista a soli 28 anni. «Grazie alla sua guida, ho imparato a guardare il mondo a 360 gradi», ha aggiunto, sottolineando l’importanza del volontariato nella sua vita. Dal 2019, infatti, Bilotti è presidente di un’organizzazione di volontariato che opera attivamente sul territorio, un’esperienza che considera una vera palestra di vita.

Bilotti: «Il nostro schieramento nato con la concertazione»

Riguardo alla composizione della sua coalizione, ha spiegato che il percorso è nato dall’apertura al dialogo con cittadini, associazioni e forze politiche. «Dopo aver scelto di scendere in campo, abbiamo avviato tavoli di concertazione aperti a tutti. È stato così che, grazie al contributo di molti, siamo riusciti a creare le liste civiche “GenerAzione” e “PartecipAzione”, supportate anche dai “Progressisti per Rende”», ha precisato, ringraziando il segretario regionale Nicola Irto per l’appoggio al progetto.

«Superare la vecchia urbanistica di Rende»

Bilotti ha poi toccato il tema dello sviluppo urbano, spesso considerato uno dei punti forti ma anche più controversi di Rende. «Quando parlo di superare la vecchia urbanistica, mi riferisco a un modello partecipativo. Prima di tutto, dobbiamo partire dalle esigenze reali delle persone, ascoltare il territorio e progettare servizi essenziali come i Pau (Piani di Accessibilità Urbana) e i Peba (Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche), che sono obbligatori ma ad oggi non implementati», ha sottolineato. Per Bilotti, l’accessibilità non è solo una questione tecnica ma una chiave per rendere il territorio realmente inclusivo.

Bilotti: «I cittadini chiedono attenzione ai bisogni primari»

Sull’ascolto dei cittadini, Bilotti è chiaro: «In questi primi incontri con la comunità, ho percepito una forte richiesta di attenzione ai bisogni primari: strade, marciapiedi, piazze e sicurezza urbana, insieme al rilancio del parco industriale, dove oggi mancano servizi di supporto alle aziende. Questo è il punto di partenza per costruire una Rende del futuro».

Un altro tema centrale per il candidato è l’ambiente. «Nei primi 100 giorni di amministrazione voglio istituire una task force dedicata alle emergenze ambientali, a partire dalle criticità legate alla discarica di Sant’Agostino e all’ex Legnochimica. Non possiamo più permetterci di rimandare interventi così cruciali», ha dichiarato.

«Con noi Rende sarà una casa di vetro»

Parlando dell’Unical, una delle istituzioni più importanti della regione, Bilotti ha proposto un approccio di sinergia e valorizzazione reciproca. «Ho studiato all’Unical, so quanto sia un polo di eccellenza riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Dobbiamo collaborare per creare un sistema integrato che sostenga lo sviluppo del territorio, ad esempio istituendo spazi nel centro storico per le sedute di laurea, rendendo così la città un punto di riferimento per studenti e ricercatori».

Bilotti ha poi toccato il tema del Policlinico universitario e delle infrastrutture, definendo lo svincolo di Settimo come un’opera fondamentale per migliorare la mobilità e sostenere l’economia locale.
Infine, sulla trasparenza amministrativa, Bilotti è netto: «La nostra amministrazione deve essere una “casa di vetro”, dove ogni pratica è chiara e accessibile. Solo così possiamo ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni».