Il candidato del centrodestra alle elezioni di Rende Marco Saverio Ghionna ospite della puntata odierna di Dentro la Notizia (rivedi qui) condotta da Pier Paolo Cambareri e in onda ogni giorno su LaC Tv, canale 11 del digitale terrestre, alle ore 13. «È stata fatta un’analisi delle problematiche complesse della città e i partiti di centrodestra hanno capito che ci sarebbe stato bisogno di un candidato con competenze specifiche, oltre che politiche». Così sulle motivazioni che lo hanno indotto ad accettare la candidatura a sindaco di Rende.

«Certo, le competenze tecniche non sono tutto. I tempi delle amministrazioni non sono più quelli di cinquant’anni fa, e bisogna avere la capacità di prendere decisioni immediate, assumendosene le responsabilità», ha aggiunto il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza. «È necessario tagliare con il passato prossimo rappresentato dal commissariamento, e con il passato remoto costituito da vecchi amministratori che non hanno fatto sempre bene».

Il conduttore Pier Paolo Cambareri porta poi l’interlocutore sul piano prettamente programmatico. Ecco le priorità indicate da Marco Saverio Ghionna: «Ho in mente di partire dalla normalizzazione. Rende è stata destinataria di finanziamenti importanti, ma bisogna partire dal decoro, dalla manutenzione, dalla gestione della sicurezza, insomma questioni che stanno a cuore alle famiglie. I genitori devono essere tranquilli di poter mandare i propri figli a giocare serenamente nei parchi comunali».

Importante passaggio dedicato alla Rende Servizi. Ghionna ha le idee precise: «Bisogna rimettere mano a questa società che gestisce i servizi di manutenzione, a partire dalla convenzione. Manca la trasparenza. I rapporti tra la società e il Municipio dovranno essere chiariti. Sono convinto che la colpa della cattiva gestione non sia da addebitare ai lavoratori».

La domanda successiva del giornalista Pier Paolo Cambareri riguarda gli investimenti e le infrastrutture. «Sapere che il policlinico universitario possa trovare sede all’Unical significa fare i conti con notevoli cambiamenti urbanistici, tra cui il nuovo svincolo autostradale che consentirà un miglior raggiungimento della cittadella universitaria. Rende conoscerà un nuovo sviluppo in direzione Nord. Da qui, la necessità di dialogare con il comune confinante di Montalto Uffugo dove la stazione di Santa Maria di Settimo ospiterà l’alta velocità».

Caldo il tema relativo alla zona industriale di contrada Lecco, che da anni si trova in uno stato di degrado e abbandono. Il candidato Ghionna chiarisce: «In quella zona c’è il problema della bitumazione delle strade. Dobbiamo fare un’operazione di tipo culturale, prima che manutentiva. Ci sono molte aziende di ricerca all’Unical che potrebbero essere trasferite nella zona industriale di Rende. La contaminazione porterà sicuramente a un forte miglioramento economico, perché l’economia del futuro è senz’altro legata alla ricerca. Anche se sono stato criticato, continuo a proporre la realizzazione di una piccola Silicon Valley proprio all’interno della zona industriale di Rende».

Rapporti con l’Unical e con Montalto Uffugo, dunque. Ma non soltanto. Alla domanda su quanto la “filiera istituzionale” abbia ricadute sul territorio, il candidato Ghionna risponde: «Il mio è un linguaggio pragmatico, ed indubbiamente sia la Regione Calabria che il Governo nazionale la pensano come me. Il dialogo è più avvantaggiato tra le persone che hanno una visione politica simile alla tua».

A proposito delle istanze dei cittadini, Ghionna chiarisce: «La comunità è stanca di tutto quello che è successo. Fermandomi per strada, le persone apprezzano il mio coraggio, mi considerano una persona normale alla quale affidare il proprio futuro. Molto sentiti sono i tempi legati al mondo del sociale e della disabilità».

Al termine dell’intervista, il vicedirettore di LaC dà la possibilità al candidato Marco Ghionna di rivolgersi direttamente ai cittadini elettori: «Sono quello che vedete, faccio politica in modo diverso dagli altri miei competitor con cui vorrei confrontarmi di persona, anche se alcuni si sono tirati indietro. Il programma che la coalizione di centrodestra propone è molto valido, ma la città ha bisogno prima di tutto di recuperare con le istituzioni un rapporto chiaro e sano».