Sono lontani i tempi in cui il Parlamento veniva visto dai cittadini quale massima espressione della sovranità popolare e organo centrale della struttura dello Stato. Oggi l’amore degli italiani per la politica e i politici è ai minimi termini: più lontano di così si muore. Lo dimostra l’astensionismo crescente e il fatto che non siano pochi i movimenti politici – o pseudo tali – che tentano di sfruttare a loro favore questo malcontento, sul quale provano a basare le loro fortune elettorali.

Ma è fondato questo vento di antipolitica? Cosa fanno davvero i nostri parlamentari, massima espressione della sovranità popolare, appunto? Abbiamo spulciato i numeri dei deputati e senatori eletti dai calabresi ed ecco cosa è venuto fuori.

La presenza in aula dei nostri eletti

Partiamo dalla Camera dei Deputati. In base ai dati forniti da Openparlamento il deputato più assenteista è Francesco Cannizzaro, di Forza Italia di cui è anche coordinatore regionale. Per lui solo il 48,2% di presenze. A seguire il suo collega di partito, Giovanni Arruzzolo che invece ha collezionato il 57,8% di presenze. Medaglia di bronzo invece per il deputato di Nico Stumpo presente il 65,1% di presenze.
Al contrario gli stakanovisti dell’aula sono Alfredo Antoniozzi (FdI) con l’83,5% di presenze, seguito da Anna Laura Orrico (M5s) con l’83% di presenze ed infine Federico Cafiero De Raho (M5s) con l’81%. In questa classifica ovviamente non consideriamo Andrea Gentile (Fi) che ha il 94,1% di presenze ma è subentrato nella carica soltanto lo scorso 12 marzo. Nella classifica poi non rientrano altri due eletti calabresi: Wanda Ferro (FdI) che è stata nominata sottosegretario agli Interni e Eugenia Maria Roccella (FdI) che invece ricopre la carica di ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia. Per entrambe evidentemente ci sono poche presenze in aula, ma moltissime missioni.
A centro classifica, invece troviamo i due leghisti Domenico Furgiuele (79,5% di presenze) e Simona Loizzo (73,1% di presenze). Infine Vittoria Baldino che è vicecapogruppo alla Camera per il M5s ha il 45,7% di presenze ma ben (35,4% di missioni).

I dati del Senato

I nostri senatori, invece, sono molto più assidui nel frequentare Palazzo Madama. Il più assenteista è Roberto Scarpinato (M5s) con il 42,9% di presenze. Segue Mario Occhiuto (Fi) con il 69,4%. Il più presente, invece, è stata la senatrice Clotilde Minasi con il 97% di presenze. Seguono Ernesto Rapani (Fdi) 94, Fausto Orsomarso (91,4) e Nicola Irto con il 91,2.

Quanto hanno prodotto?

Ma bastano le presenze a capire se i nostri parlamentari si sono guadagnati lo stipendio? Evidentemente no, così siamo andati a vedere la loro produzione legislativa e qui le note non sono certo positive. Preliminarmente diciamo che abbiamo valutato l’attività parlamentare sulla base dei dati ufficiali pubblicati dai siti e basati sulle proposte di legge presentate come primo firmatario, su quelle presentate come co-firmatario ed infine sulle interpellanze e interrogazioni.

Partiamo come sempre dalla Camera dei Deputati.
Qui ci sono diversi deputati calabresi a “zero tituli”. Sono Arruzzolo, Stumpo, Tucci e Mangialavori. A loro si aggiunge anche Andrea Gentile per il quale, però, vale il discorso di prima. Guardando la classifica al rovescio, la più produttiva è stata Simona Loizzo (Lega) con 11 proposte di legge. Seguono Anna Laura Orrico (M5s) con nove; Vittoria Baldino (M5s) con sette; Domenico Frugiuele (Lega) con cinque; Antoniozzi (FdI) con quattro, Cafiero de Raho (M5s) con tre ed infine Francesco Cannizzaro (Fi) con una sola proposta di legge.
Certo, l’attività parlamentare è fatta anche di altro. Allora se vogliamo scendere nel dettaglio dobbiamo aggiungere che Mangialavori non ha presentato nessuna interpellanza o interrogazione; Arruzzolo una sola e Cannizzaro due. Per la minoranza il più pigro è stato Tucci (M5s) con sole 4 fra interrogazioni e interpellanze; dodici ne ha presentate Cafiero De Raho (M5s), ben 67 la Orrico e 34 la Baldino.

Al Senato il calabrese più pigro è stato Orsomarso (FdI) che ha presentato un solo progetto di legge come primo firmatario. Seguono Scarpinato (M5s) e Irto (Pd) con due. Rapani (Fdi) e Occhiuto (FI) sono entrambi a quota quattro, mentre la più produttiva è stata la Minasi (Lega) con otto proposte di legge.

Questi, insomma, i numeri dei parlamentari calabresi che raccontano tanto della loro attività, anche se non tutto. Bisogna infatti verificare i contenuti di queste proposte e l’iter che hanno poi effettivamente seguito.