Verso le amministrative, Guccione e Sculco le 'spine' di Oliverio

Si rinsalda lungo l’asse Crotone-Cosenza l’asse della coalizione più critica rispetto all’azione del governo Oliverio.
di Riccardo Tripepi
21 gennaio 2016
20:47

Proprio dai consiglieri Flora Sculco (Calabria in Rete) e Carlo Guccione (Pd) parte l’iniziativa pubblica che si svolgerà la prossima settimana a Catanzaro per analizzare l’evolversi del master plan per il Sud promesso dal governo nazionale. “Dal Masterplan del Governo al Patto per lo sviluppo. Apriamo il cantiere nell’area Calabria centro” il titolo dell’iniziativa che “casualmente” coinvolge proprio i territori sui quali si tornerà a votare alle prossime amministrative.

“Per aprire il cantiere dello sviluppo e della crescita anche in Calabria, come suggeriscono e propongono le linee guida approvate dal Governo – dicono Guccione e Sculco ormai in nota congiunta - occorre agire a partire dai territori ed impegnando tutte e le tante positive energie ed intelligenze presenti. Bisogna costruire, anche rapidamente, un Patto per la Calabria che sia inclusivo e plurale e sappia valorizzazione le grandi potenzialità finora inespresse dell’area centrale che è chiamata, oggi più che mai, a svolgere una formidabile funzione di raccordo e di stimolo per tutta la regione”.

Si scaldano insomma i motori del centrosinistra in vista delle imminenti scadenze elettorali. Anche Giovanni Nucera (La Sinistra) ha annunciato un’iniziativa pubblica a Lamezia nei prossimi giorni e pure dalle aule istituzionali torna ad alzarsi il livello di critica rispetto all’operato del governatore Oliverio. Ne è cartina di tornasole la seduta di Commissione “Sanità” che si è svolta  a palazzo Campanella, sotto la guida del presidente Mirabello. Larga parte della seduta è stata dedicata alle audizioni sullo stato dell’arte delle procedure tese alla costruzione dei nuovi ospedali, tema intorno al quale si è sviluppato un articolato dibattito al quale hanno preso parte i consiglieri Esposito, Nicolò, Guccione, Giudiceandrea e Morrone. Ad essere auditi sono stati i direttori generali dell’Asp di Vibo e di Cosenza, rispettivamente Angela Caligiuri e Raffaele Mauro; mentre per l’Asp di Reggio Calabria, è intervenuto il sub commissario Francesco Silvio Campolo.

Ma è proprio da Carlo Guccione che sono arrivati i commenti più critici, quasi coincidenti con quelli del forzista Alessandro Nicolò. “L’audizione dei direttori generali delle Asp di Vibo Valentia, Cosenza e Reggio Calabria, in merito alla realizzazione dei tre ospedali di Vibo, Sibaritide e Gioia Tauro, ha posto in evidenza come ancora nessuna delle tre grandi infrastrutture sia  stata cantierizzata – dice Guccione - Particolarmente delicata è la vicenda della realizzazione di Gioia Tauro e Sibaritide, che, nonostante siano stati siglati i contratti sin dal 9 settembre 2014, dove risulta ancora tutto fermo per la mancata sottoscrizione del ‘Patto di legalità’, perché l’impresa aggiudicataria, la Tecnicis , è stata oggetto di una interdittiva antimafia.  E’ evidente come sia trascorso ormai inutilmente oltre un anno e mezzo dalla firma dei contratti ed ancora non si è in grado di rimuovere tale situazione che rischia di incancrenirsi e di sfociare in contenziosi tra l’impresa e la Regione Calabria di cui non avvertiamo il bisogno, vanificando, nei fatti, la realizzazione di due opere importantissime. Non possiamo quindi rischiare – sottolinea Guccione - che le risorse destinate ai due grandi ospedali possano finire in maxi risarcimento danni, tutti a carico dei cittadini, per non avere scelto, o la revoca dell’appalto, altrimenti affidandolo all’impresa che segue in graduatoria, o firmare, attraverso il Rup (responsabile unico del provvedimento), ingegnere Pallaria, la richiesta di avvio delle procedure alla ditta aggiudicatrice, appunto, la Tecnicis. Perdere ulteriormente tempo, significa voler evitare di assumersi responsabilità e allontanando, colpevolmente, nel tempo, la concreta possibilità di avvio dei lavori”.

Argomentazioni più che condivisibili ma che si inseriscono in un livello politica di fermento continuo. Eccezion fatta per gli esponenti di Ncd che, vista la giornata di festa (D’Ascola presidente della Comissione Giustizia) si sono espressi con toni trionfalistici anche sul lavoro della Commissione “Sanità” per messo del consigliere Esposito.



Riccardo Tripepi

Giornalista
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