Vitalizi ai decaduti, Santelli: «Tecnicismo, ma li eliminiamo. Sono tabù»

Dopo le polemiche sull'approvazione della legge vergogna sulla pensione dei consiglieri, la politica regionale prova a fare un passo indietro. Convocato d'urgenza una nuova seduta, verranno presentate diverse proposte per abrogarla

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di Redazione
1 giugno 2020
22:10
La presidente della Regione Jole Santelli
La presidente della Regione Jole Santelli

«Niente ritorno dei vitalizi: tecnicamente è spiegabile ma già la parola è tabù, quindi eliminiamo». Senza troppi giri di parole, la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha parlato della controversa vicenda ai microfoni di Giovanni Minoli al “Mix delle 5” su Rai Radio 1. Alla domanda di Minoli che le ha chiesto se sia stata un errore l’approvazione della legge sui vitalizi per i consiglieri decaduti nell’ultimo Consiglio regionale, la governatrice ha risposto in modo lapidario: «Decisamente».

I vitalizi e il dietrofront della politica

Un vero e proprio dietrofront da parte della politica regionale. Così in una seduta straordinaria prevista per mercoledì 3 giugno, si tenterà di sanare il “vulnus” del contestato provvedimento. Sono infatti, a tutt’oggi, diverse le proposte di legge presentate per abrogare l’ormai famigerata legge regionale numero 5, approvata dall’Assemblea calabrese il 26 maggio, che in pratica prevede la possibilità, per i consiglieri regionali decaduti per motivi vari, di avere un vitalizio dopo aver versato i contributi al Consiglio regionale.


Le critiche e la nuova seduta

Il via libera di questo testo ha scatenato in questi giorni un’autentica bufera politica, che ha riguardato sia il contenuto del provvedimento, sia la sua evidente inopportunità nell’attuale contesto di crisi economica sprigionata dal Covid-19 e sia le modalità con le quali la norma in favore del vitalizio per i consiglieri regionali decaduti era stata varata, senza dibattito e in pochi minuti, in coda a un Consiglio regionale “fiume” dedicato al programma di governo del presidente della Regione e all’emergenza coronavirus.

Le critiche hanno indotto il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, a convocare d’urgenza e in via straordinaria una nuova seduta ed esponenti sia della maggioranza sia della minoranza a fare una “marcia indietro” , presentando proposte di legge tese a cancellare la norma. Dopo le proposte di legge dello stesso Tallini, che sarà all’ordine del giorno della seduta consiliare di mercoledì, e dei consiglieri regionali Graziano Di Natale (“Io Resto in Calabria”) e Francesco Pitaro (Misto), a presentare oggi un altro testo abrogativo della legge regionale numero 5 sono stati anche il capogruppo dell’Udc, Giuseppe Graziano, e i consiglieri regionali della Lega Tilde Minasi e Piero Molinaro.

Il consiglio regionale a porte chiuse

Ora l’appuntamento è per il Consiglio regionale di mercoledì 3 giugno, ancora a porte chiuse per la perdurante emergenza coronavirus, con inizio alle ore 13 e un solo punto all’ordine del giorno: la proposta di legge di Tallini sull’abrogazione del testo sul vitalizio per i consiglieri decaduti, proposta che verosimilmente “assorbirà” le altre tre. L’esito della seduta è scontato anche se restano ancora da chiarire vari interrogativi, in particolare perché nessuno in aula si sia reso conto di quanto, quella sera, si stava approvando.

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