Il caso

Wanda Ferro sui giornalisti fermati a Roma: «Siamo per la stampa libera, ma tutti devono rispettare le regole»

VIDEO | Il sottosegretario dell'Interno ha commentato a margine di un'iniziativa elettorale a Cosenza la vicenda dei cronisti fermati prima che potessero raggiungere e documentare una protesta degli attivisti di Ultima Generazione. Non chiarisce però quali siano le violazioni: «Chiedetelo agli inquirenti» 

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di Salvatore Bruno
25 maggio 2024
20:14

Coordinatrice di Fratelli d'Italia in Calabria, nella sua qualità di sottosegretario al Ministero dell'Interno, Wanda Ferro, a margine di una iniziativa elettorale ospitata nel Palazzo della Provincia di Cosenza con il segretario organizzativo del partito Giovanni Donzelli, ha commentato l'episodio della identificazione e del successivo trasferimento in commissariato per accertamenti di tre giornalisti in procinto di raggiungere la sede del Ministero del Lavoro, a Roma, per documentare una protesta degli attivisti di Ultima Generazione.

Trattenuti per due ore

Protagonisti della vicenda tre giornalisti: un fotoreporter del Corriere della Sera, Massimo Barsoum, una giornalista del Fatto Quotidiano, Angela Nittoli, e un giornalista de La7, Roberto Di Matteo. Secondo le loro testimonianze, nonostante si fossero qualificati con l'esibizione del tesserino, sarebbero stati caricati su una volante per essere condotti nel presidio di polizia di Castro Pretorio, sottoposti a perquisizione corporale e poi lasciati in attesa in una delle celle di sicurezza lasciata aperta e controllati a vista, prima del rilascio quando ormai la manifestazione che avrebbero dovuto seguire si era conclusa. Circostanza analoga si era verificata nelle scorse settimane pure a Padova e Messina.


Questione di regole

Una vicenda condannata dalla Fnsi e dall'Ordine professionale di categoria. «Siamo del parere che tutto ciò che si fa si debba fare secondo le regole – ha detto Wanda Ferro – nell'ambito delle regole e che certamente siamo per una stampa libera e indipendente, ma le regole appartengono a tutti. Al mondo della polizia, a chi sta nelle università ed anche ai giornalisti». Non è chiaro però quali regole siano state violate: «Non sta a me dirlo – replica – la domanda dovrebbe essere rivolta agli organi inquirenti eventualmente» lasciando così aperto l'interrogativo sulla esistenza di una indagine in corso oppure sull'avvio di un approfondimento almeno a carattere conoscitivo che possa fare luce sulla questione. 

Alto Impatto sul territorio

Wanda Ferro ha poi ribadito l'impegno del Governo rispetto alle recenti intimidazioni subite dagli amministratori locali: «Con le operazioni denominato Alto Impatto doteremo le forze dell'ordine degli organici e degli strumenti necessari per ribadire la presenza dello Stato sui territori».

Giornalista
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