Emergenza

«Pochi psicologi in Calabria, in materia di salute mentale situazione insostenibile»: l’allarme dell’Ordine

Il presidente regionale Armodio Lombardo parla di «emergenza a danno della cittadinanza» e suggerisce di usare le graduatorie esistenti per sopperire alla carenza nelle strutture pubbliche. Proposta l'introduzione della figura anche nei Pronto soccorso per ridurre aggressioni e malumori

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di Redazione
27 aprile 2023
08:47

Un vero e proprio allarme quello lanciato dal presidente dell’Ordine Psicologi Calabria, Armodio Lombardo, che con una nota stampa interviene per «segnalare la situazione sempre più insostenibile dei servizi pubblici in Calabria, in materia di salute psicologica, dai Consultori ai Dipartimenti di Salute mentale e in tutti i servizi dove la figura dello psicologo è richiesta».

Ad oggi, spiega Lombardo, «sono presenti solo 60 psicologi circa nelle varie strutture in Calabria, a fronte di alcune centinaia fino a pochi anni addietro, determinando una vera e propria emergenza a danno della cittadinanza. La Giunta regionale, in persona del presidente Occhiuto e della vicepresidente Princi, ha più volte speso impegni e azioni concrete su questo tema, in ultimo avviando il progetto pilota sui Disturbi specifici dell’apprendimento, prevedendo l’assunzione di ben 28 psicologi nelle equipe, dopo i lavori del Tavolo DSA al quale l’Ordine ha contribuito. La presenza dello psicologo è sempre più necessaria infatti, dalle istituzioni scolastiche, che dovrebbero prevederlo in modo strutturale, terreno sul quale l’Ordine continua a battere anche con azioni di tutela della professione, fino alle Aziende ospedaliere e le varie Asp regionali, in forte carenza di organico».


Inoltre, continua Lombardo, «registriamo l’impegno della società civile, in particolare di Comunità competente, con il puntuale lavoro del Dott. Curia che condivide la nostra politica ordinistica per potenziare tutte le strutture della sanità pubblica attraverso l’impiego di psicologhe e psicologi. Per dette ragioni l’Ordine ha già segnalato al governo regionale la possibilità di utilizzare le vigenti graduatorie di psicologi presenti alle Asp di Cosenza e Crotone, per sopperire ad ogni mancanza, così come si sta sottolineando la presenza sul territorio della recentissima graduatoria a tempo indeterminato dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, utile anch’essa per soddisfare in pieno tutti i fabbisogni dei servizi sanitari in Calabria».

Come Ordine, evidenzia il presidente, «incontreremo la Giunta Regionale per fare il punto sulla situazione in Calabria, in base alla mappatura dei fabbisogni su tutto il territorio, promuovendo l’utilizzo di ogni graduatoria presente, fino a spingere per nuovi concorsi, laddove è necessario, come da tempo è già stato fatto». Non solo, ci tiene a precisare Lombardo, «chiediamo con forza la presenza di Psicologi, oltre che nei tradizionali Servizi ormai sempre più scoperti in Calabria, anche nei Pronto soccorso: per operare e contrastare persino le aggressioni di sanitari attraverso l’accoglienza e l’informazione delle famiglie coinvolte, soprattutto dopo la tragica scomparsa in questi giorni della dott.ssa Barbara Capovani in Toscana, aggredita proprio sul luogo di lavoro. Detta presenza di psicologhe e psicologi sarebbe da normativa già prevista nei Dipartimenti di Emergenza e Urgenza ospedalieri, seguendo le linee guida sul Pronto Soccorso approvate dalla Conferenza Stato Regioni nel 2019».

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Appare sempre più improcrastinabile, conclude il presidente dell’Ordine, «la garanzia dei Livelli essenziali di assistenza e il bene supremo della salute pubblica, attraverso assunzioni di psicologi e idonee forme di coordinamento gestionale delle risorse professionali psicologiche in ciascuna azienda sanitaria ed ospedaliera; l’articolazione operativa del coordinamento aziendale in Unità di funzioni psicologiche; la presenza di un referente della psicologia nelle commissioni di monitoraggio e verifica dei Lea a livello regionale; un oculato piano di interventi alle politiche sociali, attraverso politiche territoriali di promozione del benessere psicologico e di contrasto dei fenomeni di marginalizzazione a più livelli; interventi di potenziamento e standardizzazione dell’intervento psicologico nelle scuole; l’utilizzo con il riconoscimento economico e normativo della qualifica di psicologo dei colleghi delle ex equipe psicopedagogiche. Tutte azioni che portiamo avanti nelle interlocuzioni istituzionali con la Regione».

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