Il Covid manda in tilt la sanità, Di Natale protesta: «A Paola ancora niente Terapia intensiva»

Il reparto era stato allestito ma non è ancora funzionate. Il segretario questore dell'assemblea regionale: «Si tratta di quattro posti letto che possono fare la differenza»

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di Redazione
19 marzo 2021
13:50
L’ospedale di Paola
L’ospedale di Paola

Sanità in piena crisi in provincia di Cosenza. Ad analizzare la situazione, il segretario-questore dell'assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale: «L'emergenza sanitaria avanza ed emergono, sempre più, le defezioni di un sistema sanitario gestionale ormai al collasso. Nella giornata di ieri - afferma - ho avuto la contezza di assistere a scene che non dovrebbero verificarsi in uno Stato dove costituzionalmente viene garantito il diritto alla salute.

Il grido disperato di molti cittadini non mi ha lasciato inerme e mi sono recato personalmente all'Annunziata di Cosenza, dove i posti letto sono ormai saturi, nonostante qualche soluzione di ripiego».


La Terapia intesiva a Paola 

Eppure, ribadisce: «In una provincia dove la curva epidemiologica cresce sempre più, parallelamente al numero dei ricoveri, all'ospedale San Francesco di Paola esistono quattro posti di Terapia Intensiva, in un reparto nuovo di zecca allestito ma, nonostante le rassicurazioni forniteci, ancora non attivo. In qualità di rappresentante della massima istituzione regionale chiedo l'apertura immediata del reparto di terapia intensiva a Paola perché, oggi più che mai, quattro posti letto possono fare la differenza, salvando vite umane».

La protesta

Il vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta lancia una nuova manifestazione di protesta. «Dispiace dover rompere il profilo istituzionale finora avuto, soprattutto nel relazionarmi con il commissario straordinario, dott. La Regina, ma a tutto c'è un limite. Stasera, dalle ore 20:30, insieme ai cittadini, manifesteremo nuovamente nei pressi del San Francesco. Lo faremo -conclude Di Natale- in maniera pacifica e nel pieno rispetto delle norme vigenti, evitando qualsiasi tipo di assembramento. Vogliamo lanciare un segnale: non accettiamo proclami fini a se stessi. Sarà protesta fino a quando il reparto non sarà operativo. Sento la fiducia dei Calabresi e vado avanti. Non avrò rimorsi per quanto fatto».

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