Ospedale di Cosenza, i pazienti talassemici: «Locali insicuri, rischiamo il contagio»

Le stanze destinate alle trasfusioni preoccupano le persone in cura in Ematologia. Il consigliere regionale Guccione chiede verifiche immediate sulla struttura per garantire la sicurezza dei malati

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di Camillo Giuliani
23 ottobre 2020
12:13
Una delle immagini pubblicate da Guccione
Una delle immagini pubblicate da Guccione

Devono andare lì per curarsi, ma temono che, continuando a farlo in queste condizioni, possa capitargli l'esatto opposto. I talassemici che si recano all'ospedale Annunziata di Cosenza per sottoporsi a trasfusioni nell'Uoc di Ematologia, quindi, hanno deciso di alzare la voce, rivendicando il loro diritto a ricevere i necessari trattamenti sanitari in sicurezza. «Il rischio di contagio è elevato», denunciano i pazienti. Quelle trasfusioni, però, sono indispensabili per loro. E li costringono a mettere da parte la paura di contrarre il Covid-19 all'interno della struttura cosentina durante quelle che sono, sostanzialmente, le uniche uscite dalla propria abitazione.

Guccione: «Verifiche immediate»

Così, dopo la recente visita dei Nas in alcuni reparti, chissà che non arrivi una nuova ispezione nell'ospedale di Cosenza. A invocarla è Carlo Guccione, consigliere regionale Pd, che, raccogliendo la denuncia dei talassemici, rilancia l'allarme pubblicando alcune immagini dei locali in cui avvengono le trasfusioni. «Chiediamo di verificare immediatamente se la struttura è idonea, se ha tutti i requisiti strutturali, organizzativi e funzionali a norma e se vengono rispettate tutte le misure di sicurezza anti Covid-19». Controlli rapidi, conclude il democrat, che serviranno a garantire ai pazienti in cura «la qualità delle prestazioni sanitarie e la sicurezza».


 

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