Alzheimer, un calabrese nella società scientifica che studia i meccanismi della malattia

Il docente di Biochimica di Paola Eugenio Barone è l'unico italiano presente nel consiglio della Society for Redox Biology and Medicine (Sfrbm) che indaga gli aspetti chiave della neurodegenerazione che caratterizza la patologia

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di Francesca  Lagatta
10 ottobre 2020
19:20

L'unico italiano ad essere eletto componente del Consiglio della società scientifica internazionale Society for Redox Biology and Medicine (Sfrbm). Stiamo parlando del calabrese Eugenio Barone, 38 anni, originario di Paola, da tempo professore associato di Biochimica all’Università Sapienza di Roma, già un anno fa balzato agli onori di cronaca per essere parte di un team autore importanti studi sui meccanismi che provocano il morbo dell'Alzheimer. Oggi il 38enne paolano torna a far parlare di sé grazie al nuovo prestigioso incarico.

Che cos'è la Sfrmb

Fondata nel 1987 negli Usa, la società ha lo scopo di studiare il ruolo dell’ossigeno e dei radicali liberi sia da un punto di vista biologico che medico. Infatti, in virtù del fatto che i radicali liberi rappresentano una delle principali cause responsabili dell’invecchiamento e della morte cellulare, gli studi condotti in questo ambito sono alla base dello sviluppo di nuovi approcci terapeutici, in vari campi della medicina. Inoltre, la Society fo Redox Biology and Medicine svolge numerose attività tra cui l’organizzazione di convegni e seminari internazionali, ha il compito di interagire con il National Institutes of Health (Nih) e la National Science Foundation (Nsf) negli Usa, e promuove programmi di formazione nell’ambito della ricerca di base e clinica rivolti sia agli specialisti che ad un pubblico più generale.


Gli obiettivi della ricerca

Il professor Barone, insieme ai suoi colleghi, si occuperà di studiare gli aspetti chiave della neurodegenerazione che caratterizza lo sviluppo della malattia di Alzheimer. Tra questi, in particolare, il ruolo della disfunzione del segnale dell’insulina e dello stress ossidativo che a livello cerebrale sono responsabili della morte delle cellule neuronali che culmina nella demenza tipica dell’Alzheimer. Grazie agli studi condotti finora (più di 70 articoli scientifici) che gli hanno permesso di ottenere numerosi riconoscimenti sia in ambito nazionale che internazionale, Barone è stato componente attivo della Society for Redox Biology and Medicine sin dal 2010, diventandone oggi componente del consiglio.

Calabria sempre nel cuore

Nonostante oggi occupi posizioni prestigiose nell'ambito della ricerca medica mondiale e si sia trasferito stabilmente nella Capitale, Eugenio Barone conserva intatto il suo amore per la sua città natale, Paola, che tra i suoi concittadini più celebri annovera anche San Francesca da Paola, il santo più venerato al mondo. Ogni volta che può, Eugenio torna qui, in questo angolo della costa tirrenica, dove vivono ancora la sua famiglia e gli amici di infanzia. «E' vero - dice ai nostri microfoni - torno spesso e ogni volta ne sono felice».

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