Catanzaro Lido, per una radiografia bisognerà attendere il prossimo anno

Il servizio di radiologia nel poliambulatorio è sospeso da oltre un anno. Risultano ancora in corso le procedure per l’acquisto delle apparecchiature
di Luana  Costa
27 settembre 2017
14:18
Il poliambulatorio di Catanzaro Lido
Il poliambulatorio di Catanzaro Lido

Non si profilano tempi brevi per la riattivazione del servizio radiologico nel poliambulatorio di Catanzaro Lido di competenza dell’Asp. Le attività specialistiche risultano infatti sospese da oltre un anno, circostanza che ha determinato non pochi disagi agli utenti del quartiere marinaro e non solo. Il poliambulatorio rappresenta infatti un punto di riferimento sanitario per l’intero comprensorio catanzarese ma la sospensione delle attività di radiologia continua ad alimentare da oltre un anno una fuga di pazienti dal servizio pubblico. Gli utenti impossibilitati a svolgere le analisi specialistiche nei presidi dell’azienda sanitaria provinciale né in quello sovraffollato dell’azienda ospedaliera, si rivolgono infatti alle cliniche private presenti in città.

 


Il servizio sarà riattivato il prossimo anno

Nonostante gli appelli e le rassicurazioni giunte anche da politici e amministratori il servizio non sarà riattivato prima del prossimo anno. La gara per l’acquisto dei telecomandati, il cui guasto è all’origine dell’interruzione delle attività specialistiche ambulatoriali, è ancora in fase di espletamento. La commissione tecnica dell’Asp sta infatti proprio in questi giorni procedendo alla valutazione delle offerte e soltanto entro la fine dell’anno si potrà procedere all’acquisto delle apparecchiature. Ragion per cui per l’installazione e la riattivazione del servizio bisognerà attendere almeno il prossimo anno.

 

La precedente gara era stata sospesa a marzo

La procedura di acquisto di cinque telecomandati era stata infatti sospesa lo scorso marzo dopo che le ditte interessate avevano effettuato un sopralluogo nei locali del poliambulatorio dichiarando di “essere impossibilitati a partecipare” poiché l’importo fissato a base d’asta era ritenuto non congruo. Secondo gli operatori commerciali l’installazione delle nuove apparecchiature all’interno dei presidi sanitari avrebbe richiesto specifici interventi strutturali con un aggravio dei costi da sostenere per il completamento dei lavori. L’azienda sanitaria ha così disposto la sospensione della procedura d’appalto, procedendo alla modificare il bando di gara.

 

Luana Costa

Giornalista
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