Una pagina di grande valore, con una profonda valenza nazionale, clinica ed etica, che danno alla Calabria – avvezza agli ultimi posti in campo sanitario – uno sprint di orgoglio e civiltà.

È quanto prodotto dalla proposta di legge presentata nelle scorse settimane dal deputato azzurro Francesco Cannizzaro e che si propone di inserire stabilmente la figura del nutrizionista in ogni protocollo di prevenzione e cura oncologica. In un’Aula magna dell’Università Magna Grecia di Catanzaro la presentazione ufficiale.

Umanità per tutti

«È un atto di equità sociale – ha commentato Paola Santelli, responsabile con la sorella Roberta dell’omonima Fondazione che ricorda la compianta governatrice Iole Tutti i malati oncologici potranno usufruire e giovare di un piano nutrizionale ideato, pensato, calibrato, personalizzato sulle loro esigenze, sulla loro patologia. Non è più un privilegio per pochi».

Una proposta di legge per l’istituzione del nutrizionista nelle equipe di oncologia è stata presentata questa mattina a Catanzaro

AOU pronta alla novità

La Dulbecco sarebbe già pronta a introdurre stabilmente queste figure? «Certo – risponde il commissario straordinario Simona Carbone –  la Dulbecco è pronta per anche esportare questo modello all'interno della rete regionale.La figura del nutrizionista impatta sia sul livello clinico, certamente, ma anche sulla qualità di vita di questi pazienti».

«È un esempio di buona politica intelligente quando si recepiscono i messaggi che vengono dalla real life medica –ha dichiarato ai giornalisti il dottor Gianfranco Filippelli, responsabile della rete oncologica calabrse –  in oncologia la figura del nutrizionista è diventata essenziale » Perché è così sottovalutata la nutrizione, seppure in un ambito molto delicato come la lotta ai turmori? 

«Perché oggi ci si affida troppo e solo, esclusivamente, da un punto di vista giusto, alla terapia farmacologica, alla terapia chirurgica» 

L’emozione del firmatario

«Una proposta di legge che mi rende anche orgoglioso e un po' emozionato, perché di fatto porta la firma di Iole Santelli, perché questa è un'idea voluta fortemente dalla fondazione Iole Santelli – ha aggiunto Francesco Cannizzaro arrivato apposta da Reggio Calabria per non mancare al “suo” appuntamento –  Non ha precedenti nella storia del nostro Paese, si inserisce in un quadro normativo, coprendo un vulnus normativo che va a seguire il malato oncologico,

soprattutto post-terapia».

Special Cook

Intanto nell’attiguo policlinico lo staff dello chef stellato catanzarese Luca Abbruzzino cucinava un piatto speciale per i pazienti oncologici. «Lo Special Cook è l’altro progetto abbinato – ha aggiunto Paola Santelli – per far capire ai pazienti che con prodotti semplici, genuini, facilmente reperibili, si possono realizzare delle ricette, delle pietanze sane, ma anche gustose».

Nell’occasione Risotto con crema di asparagi, crema di mandorle e seppia.