Zicchinella (Pd): «Nessun piano anti-Covid, posti letto contati ma autisti e portaborse in quantità»

Il sindaco di Sellia nonché dirigente dem: «E lo stesso commissario Cotticelli scopre in tv che non abbiamo nessuno strumento operativo per fronteggiare la pandemia e che avrebbe dovuto lavorarci lui»

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7 novembre 2020
09:21
Davide Zicchinella, sindaco di Sellia
Davide Zicchinella, sindaco di Sellia

Il disastro della sanità in Calabria è da giorni al centro del dibattito politico. A prendere la parola anche Davide Zicchinella, sindaco di Sellia e dirigente Pd che in una nota scrive: «Si riunisce oggi, a seguito di convocazione straordinaria ed urgente, il Consiglio Regionale della Calabria. Un solo punto all'ordine del giorno: "Calabria zona gialla". Si voterà, insomma, una risoluzione per chiedere al premier Conte ed al ministro della Salute Speranza di rivedere la decisione di inserire la Calabria fra le regioni rosse».

 


«Tutto questo – aggiunge - mentre su una rete televisiva nazionale il commissario per il piano di rientro del debito in Sanità Calabrese, generale in pensione Saverio Cotticelli (nominato dal governo Giallo Verde e confermato dall'attuale), in preda ad amnesia acuta, scopre che non abbiamo nessuno strumento operativo per fronteggiare la pandemia e che, per altro, avrebbe dovuto lavorarci lui per approntarlo. Ma i consiglieri regionali di maggioranza che invocano il cambio di colore (e di rischio) della nostra regione lo sanno questo? Può non essere considerata a rischio ( quindi Rossa) una regione priva di questo strumento? Perché non si è mai riunito il Consiglio Regionale in via straordinaria ed urgente per affrontare tale tema, per mettere chi ne aveva la responsabilità con le spalle al muro? Perché la principale Assemblea Elettiva della nostra regione, (i cui componenti sono fra i più remunerati Europa) che ha pieni poteri legislativi ed ispettivi non ha assolto a tale compito?»

 

«Ve lo dico io perché! Perché – fa presente il sindaco di Sellia - i componenti erano in tutt'altre faccende affaccendati! In una Regione senza Piano anti pandemia, con posti letto contati in malattie infettive e terapia intensiva, con carenza cronica di operatori sanitari di ogni livello ed in ogni struttura (ospedaliera e territorial), si dovevano assumere e pagare lautamente altri portaborse ed autisti. In quantità! Anche nelle ultime ore, nel pieno della tempesta sanitaria, mentre noi calabresi siamo angosciati per la nostre salute e per il nostro futuro, c'è qualche telefono di qualche scalpitante leccaculo che squilla. Dall'altro capo, il beneficiario dei suo servigi, distribuisce inutili, ma ben remunerate nomine, pagate dal contribuente.

 

D'altra parte – conclude - a Palazzo Campanella (sede del Consiglio Regionale) e/o nella Torre d'Avorio della Cittadella Regionale (sede della Giunta Regionale) sanno bene che la sopravvivenza politica (con tutti i benefit annessi e connessi) viene prima della sopravvivenza dei cittadini calabresi».

 

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