Sanità

I sindaci della Piana di Gioia incontrano l’Asp: più collaborazione nella programmazione degli interventi

L'assemblea dei primi cittadini del territorio ha riconosciuto i progressi fatti grazie al lavoro del direttore generale Lucia Di Furia, che da parte sua ha riconosciuto i ritardi esistenti ed espresso fiducia in un lavoro da proseguire sempre più in sinergia con le amministrazioni

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di Giuseppe Mancini
28 febbraio 2024
14:16

Dopo l’incontro avvenuto sabato scorso a Gioia Tauro, tra l’amministrazione comunale, l’Asp di Reggio Calabria, le associazioni e la comunità locale per discutere delle prospettive dell’ospedale cittadino “Giovanni XXIII”, il tema della Sanità nel territorio della Piana di Gioia Tauro è stato di nuovo al centro di un’importante iniziativa. L’assemblea dei sindaci dell’associazione “Città degli Ulivi” ha incontrato, nella giornata di ieri, il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia, presso la sala consiliare “Antonino Scopelliti” del Comune di Gioia Tauro.

L’appuntamento è stato promosso per sviluppare un dialogo costruttivo tra l’Asp e la rappresentanza istituzionale dei 33 Comuni della Piana, al fine di individuare le criticità, risolvere i problemi e garantire il diritto alla salute ai cittadini.


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Il presidente dell'assemblea Michele Conia e quello del comitato direttivo Marco Caruso hanno introdotto ringraziando il commissario per aver accolto positivamente l'invito, «segno evidente di apertura e disponibilità verso il territorio». I lavori sono stati avviati dal sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, rappresentante dei sindaci nella conferenza dell’Asp, il quale ha dato atto di un’inversione di tendenza rispetto al recente passato, anche per quanto concerne i rapporti con il territorio ed i loro rappresentanti. Alessio ha rimarcato le carenze dei servizi territoriali che, negli anni, sono stati depotenziati con evidente danno a carico dei cittadini, molto spesso privi di risposte adeguate, anche in termini di tempestività e di qualità. Lo stesso sindaco ha comunque dato atto che la Sanità nella Piana, pur in situazione critica, non è all’anno zero, in quanto il direttore generale Di Furia ha dimostrato capacità e affidabilità, attraverso un lavoro di analisi e di responsabilità.

Nell’ospedale di Gioia Tauro, ad esempio, dopo la gestione del Covid, sono stati aperti parecchi reparti, è in corso un potenziamento del pronto soccorso, è previsto un adeguamento strutturale dell’edificio, l’arrivo di nuovi macchinari e professionisti, è attesa la riprogettazione dell’intero piano terra, ed entro il 2024 è stato comunicato che saranno attive e potenziate l’area diagnostica, mammografo e tac.

I sindaci, in rappresentanza dei 33 comuni della Piana, chiedono di partecipare ai processi organizzativi, tenendo conto che vanno progettati interventi tendenti ad una programmazione a lungo, medio e breve termine. I primi cittadini hanno dato atto che il passo dell’Asp è cambiato in positivo ed hanno rappresentato questioni di interesse generale, alle quali il direttore generale ha dato risposte esaurienti, trasmettendo sensazioni di fiducia, oltre alla piena disponibilità ad interloquire direttamente e personalmente con ognuno.

«Anche in questa occasione, prendendo atto delle iniziative dell'Azienda Sanitaria e della confermata disponibilità all'ascolto, ho evidenziato la necessità urgente ed impellente di potenziare la medicina territoriale – afferma il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio -. L'altro grande tema è stato il nuovo ospedale della Piana, sul quale si registrano ancora ritardi sull'ennesimo cronoprogramma».

«La sanità è il tema centrale dell'agire politico e amministrativo quotidiano e le nostre comunità non possono e non devono rassegnarsi a questo stato di cose» hanno espresso in una nota il presidente del comitato direttivo Marco Caruso e il presidente dell’assemblea Michele Conia. Nel suo intervento il direttore generale Di Furia ha ammesso di avere ereditato una situazione pesantissima, figlia di gestioni più o meno fallimentari, con una gravissima carenza di personale. Ha illustrato gli interventi in corso e, pur riconoscendo i ritardi, ha espresso fiducia nel lavoro che si sta svolgendo e che dovrà proseguire, in sinergia con i territori, privilegiando il metodo della co-progettazione.

 

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