Sanità Calabria

Vincenzo La Regina nominato a Roma, vuoto al vertice dell’azienda Dulbecco di Catanzaro

VIDEO | Designato direttore sanitario all'Asl Roma 6, lascia la carica di commissario straordinario dell'azienda unica nata dalla fusione dei due ospedali cittadini e che ora resta senza una guida

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di Luana  Costa
29 settembre 2023
12:05

Esce di scena con un coup de théâtre il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro, Vincenzo La Regina. Individuato a marzo, e con largo anticipo, quale traghettatore dell’azienda unica Renato Dulbecco, nata dalla fusione per incorporazione dei due ospedali cittadini, e poi riconfermato nel ruolo a luglio con la duplice benedizione del presidente della Regione e del rettore dell’Umg.

Coup de théâtre

Dopo aver ricoperto l’incarico di guidare la nuova azienda nella delicatissima fase di fusione, adesso esce di scena senza troppo clamore preparando il suo immediato trasferimento nel Lazio. È qui infatti che è stato nominato in qualità di direttore sanitario all’Asl Roma 6. In giornata il commissario straordinario, Francesco Marchitelli, ha licenziato una delibera designando il professionista lucano quale suo braccio destro.


Il tandem

Per la verità, si tratta di una coppia già rodata. Francesco Marchitelli e Vincenzo La Regina hanno collaborato per lungo tempo in Calabria. La prima esperienza che li ha visti lavorare gomito a gomito è stata all’Asp di Cosenza: La Regina in qualità di commissario straordinario e Francesco Marchitelli da direttore amministrativo.

Ante fusione

Tandem replicato poi anche ai vertici dell’ex azienda universitaria Mater Domini di Catanzaro, prima del processo di fusione con l’ex ospedale Pugliese e la successiva decadenza. Francesco Marchitelli è stato poi nominato commissario straordinario nel Lazio facendo ritorno nella sua regione di provenienza, raggiunto ora dal manager lucano.

Il curriculum

Un curriculum di tutto rispetto, secondo quanto si legge nel documento. «Ragguardevole esperienza sia territoriale che ospedaliera, imponente competenza gestionale maturata in molteplici ambiti di direzione strategica, il peculiare possesso di ben due lauree, sia in Veterinaria che in Medicina e Chirurgia, specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva nonché la dimostrata capacità di agire con stakeholder istituzionali e non, in contesti caratterizzati da elevata complessità raggiungendo gli obiettivi previsti».

In scadenza

Per la verità, quello alla guida dell’azienda catanzarese era per Vincenzo La Regina un incarico a tempo. Il suo destino strettamente legato al rinnovo del decreto Calabria che giungerà a scadenza il prossimo 31 dicembre. La Dulbecco, rientra infatti tra le poche aziende per le quali non è ancora stato indetto l’avviso per l’individuazione di un direttore generale, come ad esempio già avvenuto per l’Asp di Cosenza e Reggio Calabria e ancora per l’Asp di Vibo Valentia, l’azienda ospedaliera di Cosenza e il Gom di Reggio Calabria, con procedure ancora in itinere.

L’ultimo giapponese

Per altri versi, rappresenta uno degli “ultimi giapponesi” dell’era Longo. Vincenzo La Regina è arrivato in Calabria in un periodo piuttosto burrascoso per la sanità e, in special modo, per quella cosentina, all’epoca da poco colpita dall’inchiesta della procura bruzia sui presunti falsi bilanci che ha trascinato nel gorgo anche mezzo dipartimento con annessa struttura commissariale. Sopravvissuto all’avvicendamento di due commissari ad acta e alla fusione di due aziende.

Addio anticipato

L’addio anticipato lascia vacante una posizione certamente prestigiosa ma tutt’altro che comoda. Ed è probabilmente anche la spia di assetti mutati. Il nome di Vincenzo La Regina aveva rappresentato sinora il suggello dell’accordo raggiunto tra la Regione e l’Università. Adesso bisognerà riavvolgere il nastro e trovare al più presto un sostituto per una azienda che non ha ancora superato il forte shock post fusione.

La piega degli interim

E in un momento storico in cui di certo i nomi non abbondano. Prova ne è la brutta piega che hanno preso gli “interim” con commissari divisi tra più aziende: Antonio Battistini tra l’Asp di Catanzaro e quella di Vibo Valentia, dopo il coinvolgimento di Giuseppe Giuliano nell’inchiesta della Procura. Vitaliano de Salazar tra l’Annunziata di Cosenza e Azienda Zero, dopo la prematura scomparsa di Giuseppe Profiti. Insomma, la Calabria è ancora tutto fuorché attrattiva, per i manager sanitari.

Giornalista
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