Concorsi sotto accusa e riorganizzazione interna imminente: il capogruppo de “La Cassano che vuoi” chiede vigilanza e chiama in causa i sindacati
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Tensione altissima attorno all’istituto “Casa Serena”. A scendere in campo è Domenico Pisciotti, capogruppo consiliare di “La Cassano che vuoi” e Presidente della Commissione Consiliare “Affari Istituzionali”, che attraverso un comunicato pubblico, lancia un monito severo ai vertici dell'ente. Al centro della contesa, la gestione delle procedure concorsuali e una imminente riorganizzazione interna che, secondo Pisciotti, rischierebbe di assumere contorni ritorsivi.
Il clima si è surriscaldato dopo che la Commissione guidata da Pisciotti ha analizzato i recenti concorsi indetti dall’istituto. L'esito delle audizioni è stato riassunto in una relazione fortemente critica, approvata a maggioranza, che mette in discussione la regolarità delle procedure. «Abbiamo rappresentato l’opportunità di addivenire alla revoca del Cda attualmente in carica — scrive Pisciotti — un organo che si è dimostrato sordo persino alle richieste e agli inviti formalizzati a più riprese dal Comune». L’allarme di Pisciotti riguarda ora le mosse imminenti del Consiglio d'Amministrazione.
Nelle prossime ore, infatti, il Cda dovrebbe affrontare il tema della riorganizzazione di uffici e servizi. Il timore espresso dal capogruppo è che tali manovre possano colpire i dipendenti che hanno manifestato perplessità sui concorsi. «Il Cda si astenga dal compiere scelte lesive della parità di trattamento o, ancor peggio, punitive di un legittimo dissenso - avverte Pisciotti -, vigileremo attentamente per evitare che questa procedura possa tradursi in scelte destinate a modificare in peggio la situazione contrattuale e finanziaria di lavoratori che hanno espresso critiche in maniera civile».
In chiusura, il Presidente della Commissione Affari Istituzionali invoca il senso di responsabilità del Cda e chiama a raccolta le parti sociali affinché sia premiata la massima vigilanza. Pisciotti assicura che il monitoraggio resterà costante per evitare che i timori diventino realtà, sottolineando il ruolo dei sindacati formulando un appello diretto alle sigle sindacali affinché agiscano con “solerzia e impegno” a esclusiva tutela dei diritti dei lavoratori. La palla passa ora al Consiglio d'Amministrazione di Casa Serena, atteso alla prova dei fatti in un clima di crescente pressione politica e sociale.

