Dopo il video di ieri in cui confermava il suo coinvolgimento nell’inchiesta della Procura di Catanzaro, il governatore torna sui social per rendere noto il faccia a faccia al Mef
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Si affida nuovamente ai social il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Comparso ieri in un video in cui ha confermato il suo coinvolgimento in una inchiesta della Procura di Catanzaro che lo indaga, insieme ad altre quattro persone, per il reato di corruzione.
Oggi a Roma. Lo si deduce da una storia postata su Instagram dove si è svolta una riunione al ministero dell’Economia e delle Finanze per discutere dell’uscita dal regime di commissariamento della sanità calabrese. Sono questi infatti mesi decisivi per il settore, da lungo tempo sottoposto alle maglie strette del piano di rientro e poi del commissariamento.
La Regione ha più volte fatto sapere di essere intenzionata a chiederne ufficialmente la conclusione. Negli ultimi mesi al terzo piano della Cittadella si è lavorato proprio in questa direzione: sul duplice fronte del risanamento dei conti e del miglioramento dei livelli essenziali di assistenza.
Entrambe precondizioni per far cessare il regime di commissariamento nel settore sanitario. Nelle ultime settimane, infatti, le aziende sanitarie e ospedaliere calabresi hanno adottato i consuntivi 2024 entro i termini previsti per legge, il 30 aprile. I documenti contabili sono adesso al vaglio della struttura commissariale che dovrà approvarli, già vidimati quelli dell’Asp di Catanzaro, dell’azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro e del Gom di Reggio Calabria.
Allo scopo di aumentare l’attendibilità delle scritture contabili la Regione ha introdotto un ulteriore livello di controllo, ovvero la certificazione di una società di revisione contabile. Nelle prossime settimane è attesa la convocazione di un nuovo tavolo di verifica interministeriale. Nel frattempo il presidente della Regione Calabria accompagnato dal direttore generale di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, in mattinata, ha avuto un incontro con Daria Perrotta, ragioniera generale dello Stato, e con Angela Adduce per discutere le fasi preparatorie alla richiesta di uscita dal commissariamento.
Da parte del Governo, da quanto si apprende, ci sarebbe la disponibilità ad appoggiare tale percorso ma la procedura prevede la redazione di un nuovo piano di rientro. Il faccia a faccia odierno sarebbe servito a trovare una sintesi tra opposte esigenze: la garanzia di mantenimento di un solido equilibrio di bilancio, ma non eccessivamente impattante – in termini di vincoli – sul piano degli investimenti e dei servizi sanitari.