A certificare la scarsa attrattività del servizio è una delibera adottata dal commissario dell’Asp catanzarese. L’unico camice bianco disponibile andrà a Chiaravalle Centrale, restano carenze di organico in tutte le altre pet
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È andata quasi deserta l’assegnazione degli incarichi per le postazioni territoriali d’emergenza nella provincia di Catanzaro. È quanto si evince da una delibera adottata nella giornata di ieri dal commissario straordinario dell’Asp catanzarese, Antonio Battistini, che nei mesi scorsi aveva individuato le posizioni ancora vacanti e, quindi, da coprire con nuovo personale medico.
Secondo la rilevazione effettuata dall’azienda sanitaria, nelle 14 postazioni territoriali d’emergenza della provincia catanzarese mancano attualmente all’appello 42 medici. Nei mesi scorsi il censimento è finito al dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria che ha, quindi, bandito le procedure per l’assegnazione dei 42 incarichi vacanti. Iter che si è concluso nelle scorse settimane con il reclutamento di un solo camice bianco da assegnare alla postazione di Chiaravalle Centrale, l’unico che ha accettato l’incarico.
Restano quindi per la gran parte ancora sguarnite di medici le postazioni del 118 nella provincia di Catanzaro. Anche quest’ultima procedura sembra aver certificato la scarsa attrattività del servizio. Prive di medico continuano ad essere le postazioni di Sersale, Tiriolo e Maida, demedicalizzate ormai da anni, ma criticità si registrano anche nelle altre dove è presente una persistente carenza di personale.
A Chiaravalle Centrale all’appello ne mancavano quattro, postazione oggi rimpinguata con l’arrivo dell’unico medico che ha accettato l’incarico. Tre ne mancano rispettivamente a Falerna, Girifalco e Montepaone Lido; due per ciascuna postazione a Catanzaro, Lamezia Terme, Isca sullo Ionio, Soveria Mannelli; uno solo a Catanzaro Lido, Taverna e Sellia Marina.