L’assemblea degli amministratori locali si è concentrata sulla sanità e in particolare sulla mancanza di personale nelle postazioni di continuità assistenziale. Spazio anche alla situazione dei tirocinanti e al tema dei trasporti
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La carenza di medici e le difficoltà nel garantire servizi sanitari essenziali alla popolazione. È stato questo il tema principale su cui sono stati chiamati a discutere i sindaci della Locride nell’assemblea convocata ieri sera dal presidente Vincenzo Maesano. È stata Mariateresa Fragomeni, rappresentante della Locride nella conferenza dei sindaci dell’Asp di Reggio, ad affrontare la questione presentando una bozza di documento.
«La situazione che viviamo quotidianamente nei nostri comuni è ormai quasi insostenibile – ha espresso il sindaco di Siderno – ambulatori sprovvisti di medici, guardie mediche chiuse o con orari ridotti, famiglie che devono percorrere decine di chilometri per una visita, e un sistema di assistenza alla salute mentale che fatica a rispondere ai bisogni crescenti. Di fronte a questa realtà, non possiamo limitarci alla denuncia: dobbiamo avanzare proposte concrete e fare squadra per farle valere nelle sedi competenti».
In primo piano per la Fragomeni la situazione delle guardie mediche per carenza di personale, la cui chiusura ha lasciato intere comunità senza un presidio sanitario di primo intervento. Per superare l’emergenza si propone l’utilizzo di incentivi economici e contrattuali per attrarre medici nelle aree carenti, magari con un bonus per chi sceglie di lavorare nella Locride; l’attivazione della telemedicina, almeno per le consulenze di primo livello, in modo da garantire un supporto medico anche nelle fasce orarie più critiche e il coinvolgimento dei medici in pensione e specializzandi, creando convenzioni ad hoc con le università per incentivare la presenza di giovani professionisti sul territorio.
L’aumento delle fragilità psicologiche, soprattutto tra giovani e anziani, impone un intervento urgente. Attualmente, il Dipartimento di Salute Mentale non è in grado di rispondere in tempi adeguati alle richieste di aiuto. Per questo si chiede che si attivi una rete di psicologi di base, seguendo il modello già adottato in altre regioni, per garantire un primo livello di ascolto e supporto; si potenzi la collaborazione con il terzo settore, coinvolgendo associazioni e cooperative per la gestione dei casi meno gravi e per attività di prevenzione e si chieda alla Regione l’istituzione di unità mobili psichiatriche, per raggiungere i pazienti più fragili a domicilio e ridurre i ricoveri impropri.
«Queste proposte devono diventare la base di un’azione congiunta – ha concluso Fragomeni - che portiamo avanti con forza e determinazione nelle sedi istituzionali. Chiediamo dunque che il Comitato dei sindaci si faccia promotore di un documento unitario da inviare alla Regione e all’Asp, chiedendo risposte immediate e soluzioni concrete».
Dal sindaco di Platì Rosario Sergi la proposta di «digitalizzare le guardie mediche, unico punto di accesso telefonico e potenziare i dipartimenti di salute mentale, dotandoli di figure professionali adeguate. La sanità mentale riguarda non solo il malato, ma anche i familiari». Dello stesso avviso il presidente del comitato dei sindaci Giorgio Imperitura: «I centri di salute mentale nella Locride funzionano fino ad un certo orario e non sono aperti tutta la giornata – ha espresso - Questo a causa della carenza di personale. Si percepisce disagio nella popolazione, è necessario razionalizzare i servizi e implementare il personale per una tematica così delicata». L’assemblea, in base ai documenti illustrati, ha dunque delegato il comitato alla sintesi di un nuovo documento che tenga conto dei temi della discussione che verrà discusso con il direttore generale dell’Asp di Reggio Lucia Di Furia.
All’ordine del giorno anche il tema dei tirocinanti nelle pubbliche amministrazioni. C’è una proposta regionale per addivenire ad una stabilizzazione di questi soggetti ponendo fine ad un lungo calvario di precariato. Ma tra pochi giorni, esattamente il 22 maggio, scade la manifestazione d’interesse. «Sono stati stabiliti dei criteri – ha riferito il presidente Maesano - quello che ci preoccupa maggiormente è quello economico, con diversi enti in difficoltà a causa della scarsa capacità assunzionale. Vogliamo interloquire con l’assessore Calabrese e capire se ci sono margini per aumentare il budget per la loro stabilizzazione».
Si è passati quindi al tema dei trasporti con l’esame della proposta avanzata dal comitato Ultima Spiaggia per la riattivazione del treno diretto Locride-Roma. «Ci sono buone speranze che questa tratta ferroviaria sia ripristinata – ha evidenziato Imperitura – Ma serve un’interlocuzione valida con l’assessore regionale ai trasporti. Io trasmetterò ad ogni Comune questa proposta di delibera affinché venga approvata a sostegno del territorio».