Il nuovo sistema informatico starebbe paralizzando le attività cliniche. Reparti e laboratorio non comunicano, referti essenziali sarebbero stati cancellati e le prenotazioni Cup bloccate. Il consigliere regionale: «La salute dei cittadini è a rischio»
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L'Ospedale spoke di Castrovillari è al centro di una nuova e grave denuncia lanciata dal consigliere regionale Ferdinando Laghi. Questa volta, l'oggetto della critica non è una carenza di personale o strutturale, ma un clamoroso fallimento del sistema informatico che, anziché modernizzare l'efficienza, starebbe paralizzando le attività cliniche e penalizzando i pazienti. Il consigliere Laghi ha rilasciato un'intervista in cui esprime tutto il suo sdegno per un «arretramento veramente inaccettabile» che ha ripercussioni dirette e gravissime sulla salute dei cittadini.
Laghi ha esordito ricordando come, in passato, l'ospedale di Castrovillari fosse un esempio di efficienza digitale: «Questo ospedale, storicamente, ha avuto un sistema informatico unico che era veramente all'avanguardia, che consentiva quindi di gestire rapidamente le prenotazioni, che metteva i reparti in collegamento fra di loro, i reparti in collegamento con il laboratorio di analisi, quindi potendo vedere a monitor man mano gli esami che uscivano. Consentiva di scaricarsi i referti per i pazienti che dovevano essere dimessi e in più dava referti ai pazienti esterni ottimi perché avevano non soltanto le analisi oggetto dell'ultimo prelievo ma c'era anche lo storico, cioè se io facevo l'emocromo oggi, la stampa riportava anche gli emocromi precedenti; quindi, fondamentale perché i medici si rendessero conto dell'andamento del problema».
Questa funzionalità, cruciale per la continuità assistenziale e la diagnosi differenziale, è stata però compromessa dalla recente "modernizzazione": «Adesso è stato modernizzato, cioè quel sistema informatico è stato sostituito da più sistemi informatici che hanno difficoltà a colloquiare fra di loro, che stanno creando dei problemi gravissimi fino alla sostanziale quasi paralisi delle attività cliniche, perché i reparti hanno difficoltà a colloquiare fra di loro e ci sono difficoltà gravissime a colloquiare con il laboratorio, non è possibile scaricare i referti se non sono completi».
La disfunzione digitale si starebbe traducendo, secondo Laghi, in un concreto peggioramento del servizio offerto ai pazienti esterni. Laghi ha infatti evidenziato la cancellazione di informazioni essenziali per l'anamnesi medica: «I referti stessi agli esterni hanno tolto, dimenticato, cancellato i dati precedenti, quindi escono solo quelli dell'ultimo prelievo. È una cosa assolutamente inaccettabile a cui si aggiunge un Cup che zoppica o addirittura rimane bloccato per giorni per le prenotazioni dei prelievi». Il consigliere ha concluso ribadendo la gravità delle conseguenze: «È un arretramento veramente inaccettabile che di fatto ribadisco ha delle ricadute cliniche gravissime». L'intervento di Ferdinando Laghi chiama ora in causa i vertici dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza affinché intervengano per ripristinare la piena funzionalità del sistema informativo, un servizio essenziale per la sicurezza e la qualità delle cure erogate all'utenza del vasto comprensorio del Pollino-Sibaritide.