Secondo il cardiologo ed emodinamista Francesco Rosselli, promotore dell’iniziativa, «la sfida più importante riguarda l'etica, la morale e l'umanità che devono accompagnare ogni decisione e cura»
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
Medici ed esperti si sono riuniti nelle stanze dell’hotel Belvedere dell’omonima cittadina tirrenica per confrontarsi nel corso di un convegno intitolato “Dalla diagnosi alla terapia, nell'era dell'intelligenza artificiale, tra scienza e coscienza”. Ad organizzare l’evento è stato Francesco Rosselli, cardiologo ed emodinamista, che è anche presidente della “Fratello Cuore Onlus”.
IA come supporto medico
Senza dubbio, l’intelligenza artificiale può offrire un grande supporto alla medicina e alla scienza, ma vi sono anche limiti da rispettare. Il suo utilizzo deve favorire diagnosi precoci e cure sempre più efficaci, senza mai arrivare a sostituire l’uomo e tutto il suo bagaglio etico-culturale. «La sfida più importante – riferisce Rosselli - sono l'etica, la morale e l'umanità, che devono accompagnare ogni medico, ogni atto medico, ogni decisione e ogni cura».
Esperti a confronto
Sono stati tanti i relatori, medici ed esperti di diversi settori, che hanno dato il contributo al dibattito. Tra questi c’erano anche Antonio Lopez, direttore della Radiologia dello Spoke Cetraro-Paola, e Gianfranco Filippelli, direttore del reparto di Oncologia dell’ospedale di Paola e coordinatore della rete oncologica regionale.
«Quello che già oggi possiamo sfruttare dell'intelligenza artificiale è la velocità della disamina di milioni di dati – ha detto Filippelli -. In Oncologia, in particolare, possono essere tantissime le applicazioni, soprattutto per quando riguarda la diagnostica. Possiamo fare l’esempio degli screening del tumore della mammella. Su questo è stato fatto uno studio di comparazione tra le refertazioni della mammografia in doppia lettura dei radiologi e quelle effettuate dagli strumenti di intelligenza artificiale. Queste ultime sono risultate molto più affidabili. Quindi, l’intelligenza artificiale è un supporto, e voglio sottolineare “supporto”, allo specialista, al medico. Ma si può andare anche oltre dal punto di vista scientifico. Alcuni strumenti di intelligenza artificiale possono esaminare addirittura il micro-ambiente in cui cresce la cellula tumorale nel nostro corpo e fornire le risposte più precise per i trattamenti più moderni, quindi possiamo avere delle informazioni precocissime».

