In attesa del varo del progetto esecutivo, il rup, Francesco Tarsia, ha spazzato via, grazie alla decretazione d’urgenza, uno degli ultimi ostacoli che si frapponeva da mesi all’acquisizione della proprietà dei terreni dove dovrà sorgere il nuovo ospedale della piana di Gioia Tauro. L’intralcio era già emerso nel maggio scorso in fase di approvazione del progetto definitivo. Tra i terreni oggetto d’intervento, una particella appartenente ad un privato, la cui proprietà, per «intervenuto usucapione», era stata già sentenziata nel lontano 2014 dal Tribunale di Reggio Calabria.

I terreni privati 

Cinquecentotrenta metri quadrati, solo parzialmente interessati alla realizzazione della grande opera, da inizio settembre al centro di note e contro note tra l’ufficio commissariale, il Comune di Palmi, l’Agenzia delle entrate e l’avvocato dei privati. Oggetto del carteggio l’acquisizione del fondo e la stima del valore dell’immobile, richiesta dal rup il 3 settembre scorso all’ufficio provinciale di Reggio Calabria dell’Agenzia delle entrate.

La perizia estimativa

Adempimento che ha però richiesto il coinvolgimento dell’amministrazione locale, invitata (una settimana dopo) dall’Agenzia delle entrate a fornire la documentazione sulla conformità urbanistica dei terreni per procedere così alla perizia estimativa e al pagamento dell’indennità di esproprio ai privati. Richiesta reiterata dallo stesso rup una decina di giorni dopo, e poi di nuovo a distanza di un mese. Il 16 ottobre «a causa dell’inerzia del Comune di Palmi» il responsabile del procedimento ha sollecitato ancora l’amministrazione a riscontrare la precedente nota.

Occupazione d’emergenza

È quanto si legge nel corpo della determina adottata nei giorni scorsi dal rup, Francesco Tarsia, con cui è stata pronunciata l’occupazione d’urgenza del terreno «sino al perfezionamento dell’acquisizione in forma bonaria o coattiva del diritto di proprietà». La procedura è resa possibile dal regime derogatorio introdotto dal Governo che ha dichiarato nel marzo scorso lo stato d’emergenza per l’attuazione degli interventi di edilizia sanitaria in Calabria.

Opera urgente e indifferibile

L’ospedale della piana di Gioia Tauro rientra, appunto, tra le opere ritenute urgenti, indifferibili e di pubblica utilità. In particolare, la norma – che ha poi portato alla nomina di un commissario ad acta – consente l’occupazione e «l’immissione del possesso dei suoli anche con la sola presenza di due testimoni, una volta emesso il decreto di occupazione d’urgenza e prescindendo da ogni altro adempimento».

Regime derogatorio

Così si è infine determinato il rup, in forza dei poteri derogatori e al fine di «superare rapidamente le criticità che hanno portato alla dichiarazione dello stato di emergenza e, quindi, di provvedere rapidamente alla realizzazione del nuovo ospedale della piana di Gioia Tauro». L’occupazione d’urgenza è stata dichiarata in favore dell’Asp di Reggio Calabria mentre l’immissione in possesso è a carico del concessionario dell’ospedale che «dovrà provvedere entro sette giorni alla redazione dello stato di consistenza e del verbale di immissione del possesso dei suoli». L’indennità di esproprio, secondo quanto si legge nell’atto, «saranno determinate dopo che l’Agenzia delle entrate avrà comunicato al rup il calcolo del valore venale del bene».