Il provvedimento, annunciato dal manager Vitaliano De Salazar, è pronto ma sarebbe rimasto fermo per questioni di opportunità per gli accertamenti della Procura di Catanzaro. Fiamme gialle nella sede della direzione generale
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Per Andrea Bruni, fresco primario dell’unità operativa di terapia intensiva e rianimazione dell’Annunziata, incarico acquisito di diritto dopo la sua assunzione all’Università della Calabria, in qualità di ordinario di anestesiologia del corso di laurea in medicina, c’è un’altra nomina pronta sempre in seno all’Azienda Ospedaliera di Cosenza: quella di direttore del Dipartimento di emergenza-urgenza. Nomina annunciata dal manager Vitaliano De Salazar ai vertici delle strutture interne del nosocomio bruzio e però, ad oggi, rimasta congelata. Nel senso che non ve n’è ancora traccia sull’albo pretorio.
Provvedimento rinviato
Con ogni probabilità l’adozione del provvedimento è stata rinviata a settembre. Questione di opportunità alla luce dell’inchiesta giudiziaria a carico dell’anestesista, avviata dalla Procura di Catanzaro per il presunto svolgimento di attività extra moenia non autorizzate. Dalle parti di Arcavacata qualcuno doveva sapere delle indagini in corso. Dell’assunzione di Andrea Bruni infatti, con relativa presa di servizio in corsia, nessuno si è affrettato a dare notizia in un contesto dove l’ingaggio di ogni nuovo camice bianco viene salutato alla stregua del Messia.
Fiamme gialle in Via San Martino
La reggenza del Dipartimento di emergenza-urgenza resterà dunque per il momento, affidata a Pino Pasqua, costretto a lasciare proprio la guida dell’unità operativa di terapia intensiva e rianimazione perché incompatibile con l’incarico di direttore sanitario ricevuto nell’ottobre scorso. Intanto nel corso della settimana, alcuni ufficiali della Guardia di Finanza avrebbero bussato alle porte della sede della direzione generale di Via San Martino, per acquisire una serie di documenti, a testimonianza del delicato momento per la sanità calabrese già scossa negli ultimi giorni dai ripetuti attentati incendiari al cantiere dell’ospedale della Sibaritide, dalle polemiche sollevate sul trattamento economico riservato ai medici cubani e dalle ultime tensioni sull’asse Cosenza-Catanzaro legate alla costruzione del nuovo policlinico universitario.