«È notizia di questi giorni la richiesta affannosa da parte dell'Asp di Catanzaro di medici disposti a coprire turni di continuità assistenziale per il periodo che va dal 14 al 17 agosto». Lo scrive in una nota il delegato provinciale Smi dell’Asp di Catanzaro, Saverio Ferrari, medico del 118. 

L’avviso è rivolto a «qualunque figura medica anche colleghi magari 70enni in quiescenza. Ormai si cerca di tamponare giorno per giorno, si cerca di ovviare veramente alla meno peggio a ciò che da anni ed anni non si fa e cioè un minimo di programmazione. Lo zero assoluto. 

Assistiamo solo agli annunci roboanti del presidente e commissario Roberto Occhiuto convinto, insieme al direttore generale di Azienda Zero Gandolfo Miserendino, di star facendo un ottimo lavoro per sanare i problemi della sanità calabrese. 

Dall'altra parte abbiamo una minoranza abbastanza silenziosa nel corso di questi quattro anni di gestione Occhiuto che solo ora accenna a qualcosina ma le elezioni regionali sono ormai troppo vicine per credere a ciò che si sente e che in qualche caso appare anche essere abbastanza disconnesso da quelli che sarebbero i veri problemi da affrontare».

Per Ferrari «non restano che questi avvisi "divertenti", "fantasiosi" dettati dalla disperazione che non porteranno a nulla per cui i turni molto probabilmente rimarranno scoperti così come ormai rimangono scoperti da anni i turni dei medici del 118 della stessa Asp di Catanzaro ma le altre Asp non navigano in migliori acque.

È quasi totalmente scoperto della figura medica ed infatti ad esempio oggi per il turno 8-14 le postazioni territoriali di Catanzaro Lido, Sellia Marina, Isca sullo Ionio e Soverato demedicalizzate come tante altre Pet del nostro territorio.

Ad esempio, Soveria Mannelli e Maida sono affidate ad infermieri neo assunti sicuramente molto preparati ma probabilmente privi della giusta esperienza che è indispensabile avere sulle ambulanze del 118. Insomma la navigazione a vista della sanità territoriale calabrese continua e continuerà nella speranza che nulla accada e che tutti noi si possa godere di ottima salute.

Rimanendo nell'ambito dell'emergenza i pronto soccorso calabresi anch'essi in grande affanno nonostante la "panacea" dei medici cubani si vedranno pertanto costretti ad accogliere tutti per una qualunque patologia dalla più importante alla più lieve non avendo i calabresi e non solo altro "refugium peccatorum" a cui rivolgersi».