«Registriamo, senza sorpresa, le ennesime esternazioni dell’esponente della direzione nazionale Pd Carlo Guccione sulla sanità calabrese». Pierluigi Caputo, capogruppo di Occhiuto Presidente nel Consiglio regionale della Calabria, replica duramente alle dichiarazioni dell’esponente dem, ribaltando l’accusa e rivendicando l’azione dell’attuale governo regionale.

Secondo Caputo, più che un’analisi costruttiva dei dati Agenas, quella di Guccione «sembra l’ennesima, stucchevole recita del disco rotto del centrosinistra», finalizzata a «gettare ombre su un percorso di risanamento che, finalmente, è stato avviato con serietà e coraggio dal presidente Roberto Occhiuto e dal centrodestra calabrese».

Il capogruppo regionale contesta in modo diretto l’impostazione dell’intervento del dirigente Pd. «Guccione parla di verità rimosse e criticità profonde – afferma – dimenticando però, stranamente, chi ha governato questa regione e gestito la sanità per decenni, portandola al disastro che tutti conosciamo e a un commissariamento infinito». Un passaggio che punta a spostare il confronto dal piano tecnico a quello politico, chiamando in causa le responsabilità storiche del centrosinistra.

Caputo rivendica invece il lavoro svolto dall’attuale esecutivo regionale. «Mentre il Pd si crogiola nelle conferenze stampa e nelle accuse generiche, noi stiamo lavorando concretamente», sostiene, ricordando lo sblocco dei concorsi e le assunzioni di medici e personale sanitario «che i governi di centrosinistra avevano lasciato bloccati per anni».

Nel mirino anche la questione infrastrutturale. «Stiamo realizzando i nuovi ospedali, riaperto quelli chiusi, investendo risorse per modernizzare quegli stessi presidi sanitari che chi ha preceduto il governo Occhiuto aveva ridotto a strutture fatiscenti», sottolinea il capogruppo di maggioranza, respingendo l’idea di una sanità ferma o immobile.

Per Caputo, dunque, il cambiamento evocato da Guccione sarebbe già in corso. «La sanità calabrese non solo può e deve cambiare, come da lui affermato, ma sta già cambiando, nonostante chi rema contro per partito preso», afferma, chiudendo con un affondo politico diretto: «Per le lezioni di morale e di gestione suggeriamo a Guccione e agli esponenti del centrosinistra di rivolgersi altrove». «I calabresi – conclude – hanno già capito chi ha combinato il disastro e chi lo sta, faticosamente, aggiustando».