Sono pronti a sfidare la fame, la sabbia e soprattutto la dignità nell’Isola dei famosi. Due carriere alla deriva, due egocentrismi incontenibili, un solo reality: la politica italiana ha toccato l’acqua. E il fondo
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Mario Adinolfi e Dino Giarrusso
La politica italiana ci ha abituati a tutto. Ai voltagabbana, agli onorevoli col Rolex, alle autocandidature messianiche su Facebook, agli insulti in aula. Ma non eravamo ancora pronti per la mutazione definitiva del politico in naufrago. E invece eccoli lì: Mario Adinolfi e Dino Giarrusso, due nomi che hanno sfiorato il potere (o almeno lo hanno raccontato), pronti a sfidarsi a colpi di cocco e mosquitos nella diciannovesima edizione dell’Isola dei famosi. La notizia è ufficiale, e anche un po’ tragica: la politica è naufragata. E non solo in senso figurato.
Da Montecitorio a Cayos Cochinos, il passo è breve. Basta un biglietto aereo, qualche visita medica e l’ok di Veronica Gentili. E così Adinolfi e Giarrusso – entrambi giornalisti, ex qualcosa e mai sazi di visibilità – sbarcheranno sulle spiagge dell’Honduras per dimostrare che sì, c’è vita dopo la sconfitta politica. E magari anche una carriera in costume.
Adinolfi, per chi lo avesse rimosso (beato lui), è un veterano del palcoscenico catto-populista. Ex deputato del Pd, poi migrato a destra fondando il Popolo della Famiglia, polemista furibondo contro ogni apertura civile che non preveda la messa domenicale, è diventato celebre per battaglie contro uteri in affitto, unioni omosessuali e, a giudicare dalla sua dieta, anche contro l’autocontrollo. Memorabile la candidatura a sindaco di Ventotene nel 2022: zero voti. Nemmeno il suo. Ora, forse, troverà più consenso tra i granchi.
Accanto a lui, Dino Giarrusso, ex inviato delle Iene con la passione per i partiti a tempo determinato. È stato europarlamentare con i 5 Stelle, raccattando 120mila preferenze, per poi uscire sbattendo la porta. Breve flirt con Cateno De Luca, tentativo di approdo nel Pd, fine della corsa. O quasi: oggi è direttore editoriale L’Identità (che ha applaudito con entusiasmo la sua scelta da naufrago) e conduce In Dino veritas su Radio Cusano. Adesso anche In Dino mutande, a quanto pare.
Non è la prima volta che un politico si tuffa nel reality. Luxuria vinse nel 2008, un mese dopo essere stata deputata di Rifondazione. Ilona Staller, Cicciolina per gli amici e i nostalgici, durò 43 giorni nel 2021. Valentina Vezzali, ex deputata e sottosegretaria, mollò dopo 42. La pornostar Malena, anche lei transitata da un’assemblea Pd, sfiorò il podio nel 2017. Ma Adinolfi e Giarrusso segnano un’inedita doppietta. Due ex onorevoli, un solo cocco. E una fame disperata: di cibo, ma soprattutto di riflettori.
C’è chi ride (tutti) e chi commenta. La deputata M5S Vittoria Baldino non ha resistito: “Sarà uno scontro tra titani”, ha detto con una punta di veleno. Ma più che titani, qui siamo dalle parti dei naufraghi del consenso. Una disfatta a cielo aperto, trasmessa in prima serata. Una sorta di epilogo perfetto per due carriere che hanno scambiato la militanza per l’autopromozione, l’impegno per l’inquadratura.
D’altronde, se non puoi sedere al Parlamento, almeno puoi sederti sul tronco di Playa Desnuda. Se non puoi più parlare al popolo, puoi sempre fare la nomination.