Dodici spettacoli di vario genere con abbonamenti già prenotabili in questo mese di luglio: è la proposta culturale di Ama Calabria che l'ha presentata a Catanzaro

Chiede un tavolo di concertazione regionale in favore della musica e degli spettacoli, alla stregua dei tavoli nazionali cui partecipa in modo stabile e proficuo.

Nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro, Vibo e Crotone il direttore artistico di AMA Calabria, Francescantonio Pollice ha presentato – in piena estate come ormai consuetudine -  il prossimo cartellone 2025-2026 che si terrà al Teatro Comunale del capoluogo di Regione.

I due big

Francescantonio Pollice

«Presentazione d’estate? Io credo – ha detto – che questo sia non soltanto segno di una capacità organizzativa ma soprattutto di rispetto verso il pubblico degli abbonati e dei frequentatori non abituali che riempiono le nostre sale. La stagione di quest'anno a Catanzaro sarà articolata in 12 appuntamenti incentrati soprattutto su due grandi figure del teatro internazionale, William Shakespeare e Luigi Pirandello. Il carattere della stagione come ogni anno è multidisciplinare nel senso che accanto alle attività teatrali ci saranno attività musicali».

Generi assortiti

Variegato e stimolante il programma che spazia dalla prosa all'operetta, dal gospel al ballo con una chicca finale. «L'anno scorso abbiamo fatto qui a Catanzaro i Blues Brothers e quest'anno abbiamo Larry Larible, il più grande clown al mondo premiato al celebre festival internazionale di Monte Carlo». 

Un progetto che è nato nella vicina Lamezia Terme e d ha attecchito in modo naturale pure a Catanzaro, anche grazie ad un importante supporto istituzionale.

Dannato campanilismo

«Siamo partner entusiasti del processo di Ama Calabria- ha detto il presidente della Camera Pietro Falbo – ho letto di presenze artistiche di spettacolo internazionali che sono certo daranno lustro alla nostra città, al nostro  comprensorio, al nostro territorio rendendolo ancora di più attrattivo». 

«Ama Calabria – ha concluso Pollice – era non solo l'acronimo di associazioni manifestazioni artistiche ma anche l'idea di superare i limiti municipalistici che tanto male hanno fatto e continuano spesso a fare male a tante realtà del nostro territorio».