Doccia fredda

Caso Clostebol, la Wada presenta ricorso contro l’assoluzione di Sinner e chiede uno stop di 1-2 anni

Il ricorso dell'agenzia antidoping: «la constatazione di "assenza di colpa o negligenza" non è corretta ai sensi delle norme vigenti», dice il comunicato
 

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di Francesco Oliverio
28 settembre 2024
09:32
Jannik Sinner
Jannik Sinner

Arriva la doccia fredda per Jannik Sinner sul caso Clostebol. Mentre il tennista numero uno al mondo è in campo per gli ottavi di finale del Cina Open a Pechino contro il tennista russo Roman Safiullin arriva l'ufficialtà del ricorso della Wada al Cas contro l'assoluzione del numero uno azzurro per il presunto caso di doping chiedendo un periodo di «ineleggibilità compreso tra uno e due anni».

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Il comunicato ufficiale della Wada

«L'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso del tennista italiano Jannik Sinner, giudicato da un tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (ITIA) senza colpa o negligenza per essere risultato positivo per due volte al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024. La WADA ritiene che la constatazione di “assenza di colpa o negligenza” non sia corretta ai sensi delle norme vigenti. La WADA chiede un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni. La WADA non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quella già inflitta dal tribunale di prima istanza. Poiché la questione è ora pendente davanti al CAS, la WADA non farà ulteriori commenti in questo momento».


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