Castrovillari, i tifosi rossoneri adesso chiedono chiarezza: «Si può retrocedere ma ci vuole dignità»
La squadra che rappresenta la città situata ai piedi del Pollino occupa la penultima posizione nel girone I campionato di Serie D. I supporter dei lupi hanno esposto nelle scorse ore uno striscione dove traspare tutta la loro amarezza
Che il Castrovillari stia vivendo una stagione difficile nel campionato di Serie D è ormai fatto noto. La situazione del rossoneri in classifica, più che critica dopo la gara casalinga di domenica scorsa pareggiata contro il Locri, acuisce ancor di più il malumore della piazza con i tifosi che ora chiedono chiarezza.
Lo striscione
Se da un lato la triste realtà - che sempre più si palesa - è facilmente riconducibile all’aspetto tecnico, i tifosi ora chiedono la definitiva verità su quello che invece aleggia in tema societario inerente all’ambito amministrativo e gestionale. Nelle scorse ore dalla città ai piedi del Pollino è arrivata una presa di posizione dei tifosi che chiedono «rispetto e chiarezza», soprattutto su quello che sarà il futuro dei Lupi rossoneri. Più che esaustiva la frase che campeggia su uno striscione esposto: «Si può retrocedere ma ci vuole dignità, al di là come finirà, chiedete scusa a tifoseria e città», si legge. Nell’analisi fatta dalla tifoseria, probabilmente, è stato passato al setaccio tutto il vissuto nell’attuale stagione.
Record di allenatori cambiati
Il settore tecnico ha fatto finora registrare un record, che con ogni probabilità, è difficile da battere: da Colle a Boncore, primo e ultimo allenatore della stagione, al netto del preparatore dei portieri Riccio e del preparatore atletico Donato che hanno retto in alcuni frangenti la panchina rossonera, sono transitati come responsabili di prima squadra prima Campanella e dopo Tricarico: in totale, dunque, ben 6 allenatori. Non di meno, l’alternanza dei direttori sportivi con al nastro di partenza Andrea Musacco al quale è succeduto, dopo una lunga vacanza del ruolo, Giovanni Arcidiacono per arrivare all’attuale Ciccio Molino.
I "vuoti" nell'organigramma societario
L’organigramma societario, per quanto fatto passare come completo, ha mostrato significativi tentennamenti dei ruoli. A capo della società, annunciati a fine luglio, si individuano co-presidenti Oliva e Nardone, direttore generale Giovanni Ferrante e team manager Giovanni De Santo. Dopo pochissimo tempo, già con le prime avvisaglie che annunciava che qualcosa non andava, la piazza invocava l’interessamento della persona che negli anni aveva sempre comunque garantito la categoria.
Tra un "So" e un "Ni", espresse anche su reti televisive nazionali in calde interviste, il buon tifoso castrovillarese (probabilmente) cullava l’idea dell’avvenuta soluzione. Tutt’altro invece. Tutto infatti svanisce in una bolla di sapone. Ad "accollarsi" l’onere della rappresentanza è ancora una volta Nicola Mazzuca che resta affiancato dal “tuttofare” De Santo e dal dirigente, interessato inizialmente come sponsor, Davide Bellizzi che assorbe mestamente, in assoluto silenzio, le critiche che piovono incessantemente sul risicato resto della società.
La delusione
Anche il parco atleti ha subito continue metamorfosi, tra arrivi e partenze la rosa a disposizione del mister di turno non ha mai avuto una vera identità peccando in carattere e determinazione. Insomma, dagli umori palesati da qualche tifoso presente nel corso dell'allenamento di ieri al “M. Rende – 1° Maggio”, traspare delusione e la chiara convinzione che questa sia una stagione nata male e che sta finendo peggio.