Aquilani ha chiesto ai suoi di non cullarsi sulla vittoria contro la corazzata Modena, ancora non sufficiente per considerare il percorso stabilizzato. Resta delicata la situazione sul fronte infortuni
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Il Catanzaro si avvicina alla sfida interna con l’Avellino con il vento della fiducia ma anche la consapevolezza che ora serve continuità. Il successo esterno contro la corazzata Modena in rimonta dell’ultimo turno, ha fatto acquisire certezze: non tanto per il risultato, quanto per i segnali di compattezza e determinazione emersi. Ma la testa è già al “Ceravolo”, dove l’Avellino arriverà con fame di punti e un’identità in crescita.
Aquilani ha chiesto ai suoi di non cullarsi sulla vittoria, definita «un passo avanti importante» ma non ancora sufficiente per considerare il percorso stabilizzato. Il tecnico vuole una squadra più concreta, capace di comandare il gioco e gestire meglio i momenti della partita, soprattutto davanti al proprio pubblico, dove i giallorossi finora hanno alternato ottime prove ad altre più discontinue.
Sul fronte infortuni la situazione resta delicata: Pompetti sarà ancora indisponibile mentre bisogna capire le condizioni di Verrengia e Buglio. Però Brighenti, rientrante dalla squalifica, offre invece un’opzione importante in difesa.
Il pubblico sarà come sempre la spinta decisiva. Al “Braglia” si è visto un settore ospiti da oltre mille presenze, un entusiasmo che ora potrà esplodere nel proprio stadio. L’ambiente è tornato caldo, fiducioso, e questo può trasformare il “Ceravolo” in un’arma. I tifosi lo sanno: il campionato entra in una fase chiave, e la corsa ai play-off passa soprattutto dalle gare casalinghe.
Contro l’Avellino, che nel primo giorno di prevendita ha già raccolto il dato di 750 biglietti staccati per il match del Ceravolo, il Catanzaro è chiamato a confermarsi per fare un altro piccolo salto di continuità e di maturità. Si è accesa la scintilla; ora serve alimentarla, perché il vero banco di prova arriva adesso.

