In semifinale gli amaranto battono la Virtus Rosarno dopo i supplementari. Il tecnico: «Questo è il frutto dei quattro mesi precedenti»
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Le storie belle sono sempre quelle più inaspettate e che nessuno alla vigilia della stagione si sarebbe mai aspettato. La Deliese sta vivendo un vero e proprio sogno a occhi aperti e, da ieri, è entrata anche nella storia de dilettantismo regionale: la compagine amaranto, per la prima volta nella sua storia, è in finale di Coppa Italia Dilettanti. Battuta infatti la corazzata Virtus Rosarno, piegata 2-1 dopo i tempi supplementari e, in virtù dell'1-1 dell'andata, può scoppiare l'apoteosi. Succede tutto nella ripresa, con l'iniziale vantaggio di Angulo e il pareggio su rigore, a cinque minuti dal termine, di De Marco. Nell'extra-time la rete decisiva di Salome che fa partire una storica festa.
Sogno e son desto
Sogno e son desto si suol dire, e questa è una favola da vivere pienamente. Ecco le parole del tecnico Andrea Parentela: «Posso dire che è stata una grande emozione e sono fortemente orgoglioso anche per il legame che si è formato con questa cittadina che ormai è come se mi avesse adottato, come si nota dall'affetto di tutti. Diciamo che è come se guidavo la squadra della mia città e questa finale la dedichiamo a tutti loro. Siamo entrati nella storia in maniera meritata, soprattutto se consideriamo che siamo l'unica squadra di Promozione ad aver giocato otto partite in più e, nonostante ciò, a non aver mai perso».
Un percorso netto
Un percorso iniziato circa un anno fa, con l'approdo dello stesso Parentela sulla panchina amaranto. Da lì un susseguirsi di crescita e vittorie dal moment che su oltre trenta partite, la squadra nella gestione del tecnico ha subito solo tre sconfitte (di cui due proprio contro la Virtus Rosarno che lo scorso anno vinse il campionato): «Proprio perché abbiamo questi grandi numeri il traguardo è ancora più rilevante. Non abbiamo preso i cannonieri o i grandi nomi che hanno altre squadre ma siamo stati oculati a puntellare il gruppo, nessuno poteva pensare di arrivare a questo punto».
E ancora: «Il percorso di questo anno è però frutto dei quattro mesi precedenti. Giovedì ce lo prenderemo di riposo, ma non potremo rilassarci perché in campionato arriveranno, in seguito, Val Gallico e Ardore e sarebbe bello fare risultato».
Il primo pensiero
Non sembra ancora vero dunque: «La prima cosa che ho pensato? - continua - me la sono goduta al 100%. Sinceramente mai ho pensato che potevamo perderla, mi sentivo che la e meritavamo e che l'avremmo portata a casa, come conferma il fatto che nell'ultima mezz'ora abbiamo giocato con ben quattro attaccanti».

