Il successo netto per 4-1 sul Catania ha regalato entusiasmo e fiducia al Cosenza di Antonio Buscè. Il tecnico rossoblù, nel dopo gara, ha sottolineato il valore del risultato, la forza dell’avversario e soprattutto lo spirito di squadra dimostrato dai suoi ragazzi.

Le parole di Antonio Buscè su Cosenza-Catania 4-1

«In effetti un risultato ampio, ma secondo me anche meritato. Io ieri in conferenza avevo detto che affrontavamo una squadra top sotto tutti i punti di vista. Basta vedere poi anche nei cambi che hanno fatto nel secondo tempo. Hanno due squadre in rosa che possono tranquillamente fare due campionati diversi, perché comunque hanno giocatori di spessore, una squadra costruita per vincere il campionato. Difficile da affrontare ma non impossibile. Questa è la frase che io ho detto ai ragazzi nel pre gara: le motivazioni si trovano da sé quando affronti corazzate del genere. Serviva concentrazione massima, perché è un'opportunità per dimostrare a noi stessi e al gruppo quello che valiamo».

Buscè ha poi voluto ringraziare chi lavora al suo fianco: «Devo ringraziare lo staff che sta facendo un grande lavoro assieme a me. Ma soprattutto i ragazzi, perché non era facile. Un applauso enorme va a questo gruppo che oggi ha dimostrato attaccamento alla maglia, correndo l’uno per l’altro. I tifosi avevano bisogno di vedere questo. Oggi hanno avuto la conferma che questa è una squadra che ha trovato un’identità e soprattutto un gruppo. Il gruppo è sacro: il singolo si esalta col gruppo, non viceversa».

Il tecnico ha insistito sull’aspetto mentale: «Dal primo giorno ho cercato di inculcare questo ai ragazzi, assieme allo staff. Abbiamo lavorato tanto sulla testa, che è la parte più importante. Senza autostima non si fa nulla. Io ai ragazzi chiedo coraggio: non vuol dire presunzione, ma fiducia nei propri mezzi, leggerezza di testa. Sono contento, ad esempio, per Kouan: diceva sempre che non faceva mai gol, oggi invece ci è riuscito. Non lo dico per convincerli, ma perché loro stessi si devono convincere dei propri mezzi. Tutto è difficile, ma tutto è possibile».

Poi un passaggio sulla gestione del gruppo: «Quando sono arrivato il 95% voleva scappare via. Di quel 95%, metà è rimasto perché ha visto trasparenza, entusiasmo e fama. Io ho sempre isolato la squadra dalle problematiche esterne. La nostra medicina sono i risultati in campo, l'entusiasmo che possiamo portare. Lavoriamo nel quotidiano senza darci obiettivi irraggiungibili: la vittoria più grande è vedere che i ragazzi hanno una testa pulita e che mettono a disposizione la loro disponibilità. Questo è fondamentale».

Infine, un pensiero per l’avversario: «Faccio i complimenti al Catania. Hanno giocatori di categoria superiore, basti vedere la traversa di Di Tacchio, anche se l’ha toccata Vettorel, o altre giocate di qualità. È una squadra costruita per vincere. Lo dico da giorni: se non la affronti con coraggio e concentrazione, rischi di prendere quattro o cinque gol. Noi siamo stati bravi a non abbassarci, a restare sereni e ad accettare che una squadra del genere possa segnare. L’importante è non farsi travolgere e ripartire. Oggi l’abbiamo fatto, trovando anche il terzo e quarto gol che hanno chiuso la partita».