Oggi il giudice Mario Santoemma ha conferito incarico al medico legale Massimo Rizzo di eseguire una serie di analisi e operazioni irripetibili per stabilire le cause che hanno cagionato la morte (e il momento in cui questa sarebbe avvenuta) di Beatrice Celia, 22 anni, trovata senza vita dalla madre nella sua casa di Catanzaro il 17 marzo 2024.
I genitori della ragazza non hanno mai creduto all’ipotesi di un suicidio e la loro forte convinzione e la battaglia che ne è seguita hanno fatto sì che lo scorso sette ottobre il sostituto procuratore di Catanzaro Silvia Peru, insieme al procuratore aggiunto Giulia Pantano, chiedessero al gip la fissazione di un incidente probatorio.
L’udienza si è tenuta oggi e il giudice ha nominato il perito Rizzo mentre i genitori della ragazzi, Andrea Celia ed Elena Bitonte – assistiti dagli avvocati Angela La Gamma e Sonia Mirarchi – hanno nominato, quale perito di parte, il dottor Stefano Tambuzzi di Milano.
Le operazioni peritali avranno inizio il prossimo 9 dicembre e il gip ha disposto un termine di 60 giorni per depositare il risultato delle analisi.
La prossima udienza per discutere davanti al giudice sulle cause della morte di Beatrice Celia si terrà il 18 marzo 2026.