Lo sfogo del patron amaranto nel corso di una conferenza stampa: «Sono stati fatti molti errori. Io però ho messo faccia e soldi, gli altri solo chiacchiere»
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Il presidente del Locri Cesare Polifroni
Al momento è avvolto nell'oblio il futuro prossimo del Locri che arriva dalla retrocessione dalla Serie D. Il Cavallo Alato, infatti, dovrebbe programmare il prossimo campionato di Eccellenza ma tante sono le incertezze che non stanno permettendo (almeno per il momento) al Cavallo Alato di poter spiccare nuovamente il volo.
Le scuse
A tal proposito, nella giornata di giovedì è stato il presidente Cesare Polifroni, attraverso una conferenza stampa straordinaria, a fare chiarezza sulle ultime voci riguardanti il club, sulle vicissitudini che si sono rincorse durante la stagione e soprattutto sul suo futuro dal momento che sono sarà più alla guida della compagine amaranto: «Vorrei innanzitutto mettere fine alle chiacchiere che ultimamente sento in giro. Prima di tutto faccio le mie più sentite scuse alla cittadinanza e ai nostri tifosi, per l'incapacità di gestire una società calcistica e di essermi circondato anche di persone inesperte. Alla fine purtroppo questo è il risultato che io non avrei né mai voluto né mi sarei aspettato. In ogni caso io ero il timoniere e le responsabilità ricadono ovviamente anche su di me, ma posso garantire che l'ultima intenzione era quella di far retrocedere il Locri».
Gli errori
Una stagione nefasta, ma con Polifroni che non ha mai abbandonato la causa amaranto ma l'ha portata avanti nonostante le difficoltà: «Quello che si sta dicendo in giro sono solo dei castelli di sabbia che stanno costruendo persone che sembravano vicine al Locri ma che in realtà non lo erano affatto, e di vicino al Locri ad oggi c'è solo il presidente. Devo anche dire inoltre che io non sono mai entrato in questa società per fare il presidente, bensì per dare una mano ma alla fine la squadra è rimasta a me perché non si è avvicinato nessun altro per prendere il titolo. Così per una mia moralità e anche da tifoso ho cercato di salvare questa squadra. All'inizio abbiamo costituito una società giovane ma inesperta e anche io sono stato inesperto nella scelta di chi mi ha dovuto seguire calcisticamente nella stagione».
Debiti e futuro
Così lo stesso Polifroni tiene a dare la sua versione dei fatti di quanto accaduto nel corso dell'annata e di tutto quello che si è dovuto affrontare: «Avevamo un monte debiti da rispettare, poi si sono aggiunte anche alcune vertenze delle annualità 2022 e 2023 e così siamo stati costretti a togliere una cospicua somma di denaro per annullare le pendenze e permettere alla squadra di disputare il campionato di Serie D. A dicembre arrivano anche dei debiti da pagare relativi all'annualità 2019, dunque abbiamo affrontato una situazione debitoria abbastanza ingente e che ci ha costretti a sforare il nostro budget. La mia intenzione era quella di fare la squadra e riportarla dove l'ho presa, purtroppo le contestazioni che ho ricevuto mi sembrano abbastanza pesanti perché io ci ho messo la faccia e i soldi mentre gli altri invece solo le chiacchiere».
E ancora: «Abbiamo sbagliato molte cose, tra cui non aver mai avuto un direttore sportivo presente. Io non mi sono mai intromesso nelle scelte di mister, giocatori e staff, forse si è intromesso chi invece non aveva alcun titolo per farlo. Il fallimento della società è evidente in base al nostro operato. A chi vorrà venire al Locri io non posso che dare una mano come sponsor. Nella prossima settimana consegneremo il titolo del Locri in comune, ho già sentito il sindaco Fontana».