La 13enne di Taverna di Montalto Uffugo conquista l’argento ai Mondiali IDO in Polonia, portando la Calabria sul podio internazionale
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Giorgia Pucciano
Il talento, quando incontra la disciplina e la guida giusta, diventa risultato. È quanto dimostra la storia di Giorgia Pucciano, 13 anni, originaria di Taverna di Montalto Uffugo e fiore all’occhiello della Dirty Dancing Academy di Luzzi, che ha conquistato il titolo di vice campionessa del mondo nella categoria Female Junior 1 – Solo Latin Style ai Campionati mondiali IDO del 16 e 17 novembre in Polonia, nella splendida cornice del Castello Zamek di Janów Podlaski.
Un’ascesa costruita con sacrificio e talento
Per Giorgia quello polacco è un traguardo che ha il sapore del sogno realizzato. Solo pochi mesi fa si era laureata campionessa regionale e poi nazionale insieme al gruppo della scuola. Salire oggi sul secondo gradino del podio mondiale, sfidando atlete provenienti da tutto il mondo, è la conferma del suo talento naturale e della capacità di incantare pubblico e giuria a ogni esibizione.
Il ruolo decisivo dei maestri Renne
Il successo della giovane atleta è anche il risultato del lavoro costante dei maestri Romeo e Ilaria Renne, che hanno trasformato la Dirty Dancing Academy in un punto di riferimento della danza calabrese. Sotto la loro guida il Team Italia ha centrato un risultato storico, portando la Calabria a brillare sulla scena internazionale.
Giorgia non è l’unica a essersi distinta. Medaglie preziose sono arrivate anche da: Giulia Esposito, bronzo nella categoria Female Youth; Salvatore Martino, campione del mondo Male Junior 1; Gianmarco Mirabelli, campione del mondo Jive Male Junior 2. Un gruppo affiatato e preparato, capace di trasformare l’impegno quotidiano in risultati eccezionali.
La gioia di Giorgia: «Quando ballo tiro fuori il meglio di me»
La giovane vice campionessa, determinata in pista e semplice nella vita di tutti i giorni, ha dedicato il traguardo ai suoi maestri e alla famiglia: «È stata una serata meravigliosa che dedico ai miei maestri e alla mia famiglia che mi sostiene da quando ero piccolissima. La medaglia d’argento è un risultato straordinario, ma quando ballo non penso alla competizione. Non si fanno calcoli: si balla! Attraverso il ballo tiro fuori il meglio che è in me e invito tutti i ragazzi a provare perché si possono vivere sensazioni magnifiche».

