Nella città natale dei due calciatori morti in un incidente stradale in Spagna il mondo del calcio si è stretto intorno alla famiglia. Presenti compagni di squadra del Liverpool e della nazionale portoghese
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Il feretro di Diogo Jota esce dalla chiesa a Gondomar
La cittadina di Gondomar si è stretta alla famiglia di Diogo Jota e Andrè Silva nel giorno dei funerali dei due fratelli calciatori morti in un incidente stradale a Zamora, in Spagna.
Il Liverpool, con in testa il capitano Virgil Van Djik e Robertson a portare due corone di fiori a forma di maglie, con i numeri 20 e 30, gran parte della nazionale portoghese e poi i familiari, a cominciare dalla giovane vedova Rute Cardoso, sposata da Diogo il 22 giugno scorso e madre dei loro tre bambini.
Ad officiare il vescovo di Oporto Manuel Linda. «Il calcio è in lutto. Diogo era un'icona del talento che il calcio portoghese rappresenta», ha detto il capo della Federazione, Pedro Proenca. La famiglia e gli amici stretti, compresi i genitori, hanno partecipato alla veglia di ieri sera, con il nonno di Diogo Jota e Andrè Silva visibilmente provato. C'erano, tra gli altri, anche il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, il primo ministro Luis Montenegro, l'agente di Jota Jorge Mendes e il presidente del Porto André Villas-Boas.
Già due ore prima del funerale centinaia di persone si sono riunite davanti alla chiesa e hanno accolto con un commosso applauso l'arrivo di Rute Cardoso. Poi il lungo applauso all'arrivo delle due bare, accompagnate dal corteo funebre dalla Cappella della Resurrezione fino alla chiesa parrocchiale di Gondomar: quella di André Silva, portata dai compagni di squadra del Penafiel, seguita da quella di Diogo Jota, con Ruben Neves tra amici e famigliari a portare feretro.
Ieri sera il portoghese dell'Al Hilal è stato consolato dai suoi compagni di squadra mentre piangeva in campo, prima della partita persa con la Fluminense, a Orlando, in Florida ed è poi partito per Oporto dove oggi era tra quelli che hanno portato a spalla il feretro. E continuano gli omaggi che non si contano, a cominciare da quello, ieri sera, tributato dagli Oasis nel loro concerto di Cardiff con la canzone "Live Forever".