Un addio spiazzante e che fa ancora discutere. L’abbandono del Sporting Magna Graecia dal torneo di Serie C maschile non è piaciuta agli appassionati, alle squadre del torneo, ai tifosi della compagine catanzarese e in primis alla stessa dirigenza, che ha mostrato tutta la sua contrarietà verso l’atteggiamento della squadra.

Il presidente Francesco Canino spiega senza troppi fronzoli quanto accaduto: «La scelta del ritiro è stata ponderata, non una decisione istantanea, ma il frutto di un ragionamento maturato nei giorni precedenti, e ho spiegato ciò anche nella comunicazione inviata alla Fipav. C’era già una continua assenza agli allenamenti, ma contavamo di finire il campionato: tutto ciò evidentemente non è stato possibile».

La situazione nelle ultime settimane si è aggravata sportivamente parlando: «Dopo il derby di due settimane fa contro l’Altaflex Catanzaro, perso per 3-0, già nove pallavolisti su tredici mi avevano comunicato la loro defezione, la prima assenza quindi era per la sfida successiva contro il Paola di sabato scorso. Abbiamo tentato di trovare una soluzione, ma non è stato possibile. Tra il non presentarci solo per un match (con 600 euro di multa e tre punti di penalizzazione) e il tagliare netto, a questo punto la scelta è stata la più drastica: la squadra era rimasta materialmente con quattro giocatori per le restanti nove partite del torneo».

Magna Grecia era in lotta per il mantenimento della categoria con 18 punti conquistati in Serie C e una squadra che, a inizio campionato, aveva ben altre ambizioni tutto sommato. Nelle ultime cinque gare sono arrivate altrettante sconfitte, il progetto sulla maschile si è arenato così nel peggiore dei modi e ha lasciato ora uno strascico pesante per il campionato. Tutti i punti conquistati contro la compagine catanzarese, come abbiamo già anticipato due giorni fa, sono da considerarsi nulla, la classifica avrà una modifica importante in testa e in coda.

Canino, suo malgrado, allarga metaforicamente le braccia: «Da venti persone in estate, eravamo in tredici e questi erano numeri comunque accettabili per un roster. Ma scendere da tredici a quattro proprio no, tutto ciò è paradossale. Puntavamo in questa stagione sulla squadra maschile in Serie C – conferma il presidente - e mi ritrovo con quella femminile di Serie D che sta disputando un buon campionato e affronterà prossimamente le finali di Coppa Calabria. L’attenzione ora sarà concentrata solamente sulle ragazze».