C'è ancora tanta differenza qualitativa tra Juve e Manchester City , il risultato maturato nell'ultima gara del girone lo conferma pienamente e forse poteva essere ben più corposo rispetto al 5-2 finale.

Juventus in campo con cinque novità rispetto al turno precedente (titolari Locatelli, Kostic, Koopmeiners, Gonzales, Vlahovic ), il Manchester City mette in bella mostra l'ex milanista Reijnders con una musica ben diversa rispetto all'incontro ultimo in territorio europeo di qualche mese fa.

Del resto, si affrontavano una squadra dal passato illustrato e dal presente molto incerto contro una squadra che, proprio nel recente passato, ha conquistato una Champions League mentre ora ha da rimodellare il futuro.

Ne è uscita fuori una gara per certi versi insolita, fatta di raddoppi di marcatura e di metri lasciati fin troppo incustoditi, le difese non erano di certe impostate sul catenaccio mentre a volte gli errori grossolani si possono giustificare con una stagione simile fase-covid: ovvero, senza una fine pressoché certa, stante di questo passo.

Pensando a cinque anni fa, di acqua sotto i mulini ne è passata, tanti dei calciatori in campo nemmeno pensavano di giocarla questa gara, altri ancora non hanno migliorato di un millimetro le proprie qualità tecniche rispetto al 2020.

Di certo chi ha avuto un upgrade consistente è Bernardo Silva, che impegna Di Gregorio in una super parata dopo tre minuti (anche se in fuorigioco), poi arrivano i primi fuochi d'artificio. E giungono per merito dei marcatori e per regali abbastanza generosi, come all'ottavo minuto con Alberto Costa che non chiude in diagonale, consentendo a Doku – su assist di Ait Nouri – di depositare il gol dell'uno a zero sull'angolo opposto al portiere bianconero.

Nei successivi due minuti Vlahovic fallisce subito la chance del pareggio, Koopmeiners no... approfittando di un super errore di Ederson in fase di costruzione dal basso, col portiere del City che di fatto consegna il pallone del pari alla mezzala bianconera.

Tanto dinamismo, pochi tiri in porta e per vedere un altro gol ci deve pensare… un difensore ma non nel senso giusto. Kalulu, nel tentativo di mandare in angolo, ha un infortunio tecnico al 25 °, consentendo al City di chiudere la prima frazione in vantaggio, mettendo nel conto altre tre parate per Di Gregorio e una grandinata a rinfrescare i bollori di chi stava in campo e in tribuna.

La ripresa sostanzialmente è solo un aggiornamento costante delle marcature, alcune concretizzate a causa di una fase difensiva da assolutamente rivedere. Prova ne è al 51° quando Koopmeiners si lascia scappare Nunez, che deposita l'assist vincente per il neo entrato Haaland, che poi ispira al 68° anche la grande azione che porta al 4-1 di Foden.

Accademia o quasi per gli inglesi, da fuori area al 75° Savinho trova un gol strepitoso , nella Juventus è solo Yildiz l'unico ad accendere qualche lampadina virtuosa, l'assist all'83° per Vlahovic vale quanto meno un punto della bandiera.

Il bilancio finale conferma come il gruppo di Guardiola prossimamente tornerà protagonista in Premier e in Champions. La compagnia bianconera invece al momento non regge il passo con i top club europei.