Olimpiadi

Parigi 2024, il calabrese Spinella ammesso ai Giochi nel tiro a segno: «Sono contentissimo»

Il 24enne di Reggio Calabria parteciperà alla kermesse olimpica nella specialità della pistola automatica 25 m. «Finalmente è arrivata la qualificazione che tanto attendevo»

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di Redazione Sport
11 giugno 2024
10:25

Dopo la conclusione della tappa di Monaco di Baviera della Coppa del Mondo 2024 di tiro a segno, ultimo appuntamento internazionale prima dell'Olimpiade di Parigi, l'Issf (ente mondiale del tiro) ha ufficializzato la qualificazione dell'azzurro Massimo Spinella ai Giochi, tramite riallocazione della quota olimpica proveniente dalla nazione organizzatrice dell'evento (la Francia) da reimpiegare sul ranking mondiale olimpico, con pass nominale, nella specialità maschile della pistola automatica 25 m.

È un contest nel quale l'Italia potrà schierare anche Riccardo Mazzetti, argento continentale agli ultimi Europei di Osijek. Massimo Spinella, tiratore di Reggio Calabria che compirà 25 anni ad agosto, è alla prima qualificazione olimpica della sua carriera: ha fatto della costanza in tanti appuntamenti internazionali la propria forza vincendo la gara di Coppa del Mondo al Cairo nel 2023 e ottenendo il terzo posto a Baku nel 2022 aggiungendo a questi risultati anche la partecipazione alle Finals della Coppa del Mondo 2023 che chiuse all'undicesimo posto.


Gli azzurri del tiro a segno a Parigi 2024

Insieme a Spinella, il quadro completo dei qualificati vede la nazionale italiana di tiro a segno poter schierare a Parigi 2024 Danilo Dennis Sollazzo ed Edoardo Bonazzi nelle gare di carabina ad aria compressa da 10m e delle 3 posizioni da 50m, Paolo Monna e Federico Nilo Maldini nella gara di pistola ad aria compressa da 10m e, come detto, Riccardo Mazzetti e Massimo Spinella nella gara di pistola automatica da 25m.

Spinella: «Finalmente è arrivata la qualificazione che tanto attendevo» 

«Sono contentissimo - commenta Spinella -, finalmente è arrivata la qualificazione che tanto attendevo. A Monaco, durante l'ultima tappa di Coppa del Mondo, è stato tutto strano: al termine della gara non sapevo se esultare o no, anche perché l'ottenimento della carta olimpica non era ancora ufficiale e in quei momenti temi che qualcosa possa andare storto. La qualificazione non è arrivata con una medaglia, un podio o un titolo, ma sono contento lo stesso: perché ha fatto capire a me e a tutti quanta costanza io abbia messo per arrivare fino a questo punto. Ringrazio tutto lo staff tecnico della Nazionale e le Fiamme Gialle».

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