Il 6-3 nel ritorno del playout contro il Petrarca cancella il ko per 3-1 dell’andata e regala ai lupi del futsal un altro anno di Serie A, il terzo consecutivo. Capitan Marchio, mister Ibanes e il ds Bossio raccontano la notte magica del PalaCosentia e dedicano la salvezza ai tifosi rossoblù
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Non esiste parola più adatta di "epica" per raccontare la salvezza della Pirossigeno Cosenza, protagonista di una rimonta straordinaria nel ritorno del play-out contro Vinumitaly Petrarca. Spinti da un pubblico pazzesco, che ha reso ancora più incandescente un PalaCosentia già rovente per le alte temperature degli ultimi giorni (chi c’è stato, sta ancora asciugando il proprio sudore), i rossoblù hanno dato vita a un secondo tempo commovente, da manuale del senso di appartenenza, ribaltando il 3-1 dell’andata.
Il 6-3 finale entra di diritto negli annali del campionato di Serie A di futsal. Un trionfo che ha visto il contributo di tutta la squadra, a partire dalla folta colonia brasiliana: Felipinho, Trentin e soprattutto Cabeça, leader tecnico e capocannoniere stagionale, autore della rete del definitivo 6-3. Accanto a loro, brilla la stella del classe 2002 Alessio Adornato, talento in crescita che ha confermato serietà e affidabilità.
E poi c’è il cuore immenso di Paride Marchio. Capitano e anima della squadra, a 34 anni ha firmato una prestazione da MVP: due assist, un eurogol da cineteca e la solita carica di intensità e leadership. «Questa società e questo pubblico, che stasera mi ha ricordato i tempi in cui giocavo a 11 nel Cosenza, se lo meritavano», urla con soddisfazione il capitano.
A coronare la sua giornata perfetta, una dedica speciale al figlio appena nato – simbolo di una vittoria che resterà nel cuore di tutti: «Quando due giorni fa è nato gli ho detto: “A papà, ti devo raccontare solo gioie”. Devo dire che ci sono riuscito, grazie a questi tifosi e ai compagni che sono stati grandiosi».
Una cavalcata resa possibile anche grazie al subentro in corso d’opera di mister Daniel Ibanes, bravo a dare nuova linfa a un gruppo che, dopo un inizio di stagione complicato, aveva bisogno di una scossa: «Abbiamo fatto una grande partita. Nel primo tempo siamo stati un po’ titubanti, la partita si era innervosita, però poi la squadra è stata perfetta e il risultato è meritato. Io sono qui da quattro mesi, ho preso una squadra in piena zona retrocessione, al penultimo posto, e sono riuscito a regalargli la salvezza: questo per me è motivo di grande orgoglio». Poi un piccolo spoiler sul futuro: «Tra tre settimane vado via, lascio la squadra in Serie A e va benissimo così».
Alla gioia collettiva si unisce, infine, anche il direttore sportivo Rocco Bossio: «Le sensazioni sono solo di gioia perché abbiamo conquistato la salvezza sul campo. Un risultato meritato, dopo una stagione iniziata male – con un punto nelle prime otto partite. Regalarci questa salvezza, oggi, è speciale: un grazie al pubblico, che non merita assolutamente una categoria inferiore».
La Pirossigeno Cosenza conquista così la permanenza in Serie A per il terzo anno consecutivo. Un traguardo straordinario, che conferma la solidità del progetto sportivo e l’ambizione di una società ormai stabilmente protagonista nell’élite del futsal italiano.