Un secondo posto nel campionato di Prima Categoria a due punti dalla vetta, una promozione sfiorata e una semifinale play off disputata. La stagione del Soverato è stata ampiamente positiva non solo per un sogno a lungo accarezzato (anche con la conquista della vetta per un breve periodo) ma anche per la gestione nel corso dell'annata.

Il saluto di mister Sgrò

Tanti sono i meriti della dirigenza biancorossa, ma l'impronta di questa cavalcata è anche di mister Matteo Sgrò che ha dato filo da torcere a corazzate ben più attrezzate. Come spesso accade, però, i cicli finiscono e così anche quello tra il tecnico e il club soveratese come annuncia lo stesso Sgrò: «C’è un momento, nella vita di ognuno di noi, dove si rende necessario ascoltare se stessi a fondo e scegliere, facendolo anche quando la decisione presa, comunque difficile, può apparire inaspettata. Ho deciso di lasciare il Soverato ma lo faccio con serenità e gratitudine. Ringrazio tutta la società i dirigenti e le persone che mi sono state più vicine e che comprendo a fondo il mio stato d’animo accogliendo, seppure a malincuore, la mia personale volontà di chiudere questa straordinaria esperienza professionale. Un progetto nato due anni fa ad agosto e che ha portato degli ottimi risultati come un sesto posto, un secondo posto e la vittoria del campionato Under 19».

Il ricordo del tecnico

Solo parole di stima quelle del tecnico nei confronti della sua ormai ex squadra, ripercorrendo l'ultima annata: «Sono stati mesi intensi, faticosi, con sentimenti forti e diversi. Abbiamo corso e rincorso con determinazione e perseveranza, passando da momenti bui a momenti di grande soddisfazione e gioia. Una squadra costruita con lungimiranza da me e dalla società con merito, in cui il mix giovani-esperti è stato attuato con estrema convinzione e mentalità vincente. Proprio la forza di un sogno calcistico realizzato, l’intensità di due stagioni esaltanti e la consapevolezza di aver messo in campo tutto quanto avevo e anche di più, mi spingono a prendere la decisione di lasciare la panchina della mia città nativa, dando spazio a energie nuove. Lascio con il cuore colmo di gioia e orgoglio per il percorso straordinario appena concluso, per l’evoluzione costante dei miei giocatori, che mi hanno seguito dal primo all’ultimo allenamento. Ringrazio tutti loro, dal più piccolo al più grande, di vero cuore e al mio staff gente seria e professionale e tutto il popolo biancorosso a cui unisco gli amici e i tanti nuovi tifosi che si sono appassionati al Soverato».
E infine: «Auguro alla società, alla squadra e al popolo biancorosso di ottenere i successi calcistici che meritano. Un semplice grazie non riesce a esprimere tutta la mia gratitudine».