Ospite alla trasmissione di 11 in Campo anche Filippo Antonelli, ds del Venezia: «Catanzaro? Fino a marzo non sai mai se lotti per vincere o per non retrocedere»
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Quattro giornate ormai in archivio per il campionato di Serie B, ma con delle gerarchie ancora troppo sottili per essere delineate. Quello cadetto, inoltre, è sempre stato un campionato imprevedibile e che riserva sorprese sia in cima alla classifica che in fondo. Inedito terzetto in cima composto da Modena, Palermo e Cesena tutte e tre a quota 10 punti. Ancora più inedito e pesante, invece, il trio di coda composto da Spezia, Bari e Sampdoria.
Un'ampia analisi del campionato di Serie B in corso è stata fatta a 11 in campo, format di LaC TV e condotto da Maurizio Insardà, in onda ogni lunedì (21:30) sul canale 11 del digitale terrestre.
Venezia, operazione ripartire
Anche in questa settimana ospiti di spessore per la trasmissione, come Filippo Antonelli (direttore sportivo Venezia) e Davide Dionigi (allenatore della Reggiana).
Inizio più in salita del previsto innanzitutto per il Venezia che, in queste prime quattro giornate, ha registrato una sola vittoria ed è reduce, nell'ultimo turno, dalla sconfitta interna contro il Cesena.
Per la compagine lagunare, come detto, si è espresso il ds Antonelli: «Le sconfitte fanno sempre male, ma io dico sempre che la Serie B è una continua maratona e bisogna guardare una partita alla volta. Adesso dobbiamo andare avanti e imparare da queste lezioni, come la sconfitta contro il Cesena, e non abbatterci ma trasformarli in esperienze».
Operazione ripartenza dunque per il Venezia, soprattutto dopo la retrocessione dalla Serie A. A tal proposito la squadra è stata profondamente rinnovata, come afferma lo stesso Antonelli: «Il mercato estivo è stato lungo e complicato, soprattutto per una squadra come la nostra che ha ambizioni di risalita ma che deve avere anche un equilibrio economico. A tal proposito abbiamo impostato un importante mercato in uscita e, parallelamente, ci siamo mossi per creare valore nella squadra. Quasi tutti i giocatori, infatti, sono di proprietà nostra e questo è molto significativo. Il nostro obiettivo è cercare di fare risultato valorizzando i giocatori, ma senza perdere di vista una sostenibilità economica».
Catanzaro in crescita
In queste prime quattro giornate non si poteva evitare un colpo d'occhio al fondo della classifica dove ci sono squadre dal grande blasone come Bari e Sampdoria: «fa sicuramente impressione - continua il direttore sportivo - vedere queste due squadre così in fondo, però la Serie B è questa e, almeno fino a marzo, non sai se lotti per vincere o per non retrocedere. Sicuramente la classifica attualmente dice poco».
Un pensiero anche sul Catanzaro: «Posso dire che è una squadra molto giovane, ma c'è il grande blasone di una pizza importante. il ds Polito ha costruito una rosa interessante che dirà sicuramente la sua. Non mi meraviglio che facciano un bel calcio».
Dionigi e la sua Reggiana
Buon avvio stagionale invece per la Reggiana di mister Dionigi. Su quest'alba di stagione si è espresso proprio il tecnico sopra citato: «Reputo l'avvio positivo soprattutto se consideriamo le squadre che abbiamo affrontato ovvero Palermo, Empoli, Juve Stabia e Catanzaro».
Proprio nell'ultimo turno è arrivato un buon 2-2 contro il Catanzaro, peraltro sua ex squadra: «Penso sia una squadra costruita per i quartieri alti, ma è anche vero che per sviluppare determinate idee e un gioco specifico ci vuole tempo». Nel frattempo lo stesso Dionisi si sta migliorando anno dopo anno come allenatore e, a tal proposito, ecco i suoi mentori durante la carriera da calciatore: «Fabio Capello è stato per me un grande maestro. Ai tempi del Milan per me è stata una grande impronta e, inoltre, per dedizione al lavoro e per la cultura a esso ha trasmesso tanto. anche Malesani ai tempi della Fiorentina è stata per me una grande guida di esperienza».