Il tecnico rossoblù dopo il 2-2 in terra siciliana: «Siamo stati ingenui sul primo gol, viziato da un sospetto fuorigioco»
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Il gusto della seconda vittoria nelle prime due partite negato nei minuti di recupero, trasformando quel dolce gusto del successo in amaro rammarico. La Vibonese torna dalla trasferta in casa dell'Enna con un 2-2 in occasione della seconda giornata del campionato di Serie D (girone I) che fa rientrare i rossoblù con il bicchiere mezzo vuoto non tanto per la prestazione (buona) quanto appunto per il risultato.
Non basta allora una doppietta di Musy che prima sblocca incornando perfettamente di testa un delizioso suggerimento di Balla, e poi nella ripresa firma il momentaneo 1-2 dopo il pari siciliano di occhiuto. A tempo scaduto, però, un missile terra-area di Dadic fulmina Ferilli: finisce 2-2.
Rammarico rossoblù
Nel post partita, ai microfoni ufficiali del club, si è espresso il tecnico Raffaele Esposito: «C'è sicuramente un po' di rabbia più che altro per il primo gol preso perché, soprattutto se vogliamo fare un campionato importante, non possiamo essere così ingenui. Anche oggi la prestazione è stata positiva, ed è un peccato perdere tre punti in questo modo, partendo comunque dal fatto che sul primo gol c'è una sospetta posizione di fuorigioco e con i ragazzi che si erano fermati, ma è proprio qui che subentra la rabbia perché intanto bisogna continuare a giocare, poi se l'assistente alza la bandierina allora ci si ferma».
Campo impraticabile
Pari da analizzare sotto diversi aspetti dunque, considerando anche il campo non proprio docile: «La prestazione è stata positiva - continua Esposito - nonostante un campo impraticabile. Sapevo inoltre che i piazzati sarebbero stati determinanti perché, appunto, si faceva fatica ad avere un gioco fluido su un terreno irregolare. Le giocate provate in settimana sono tutte riuscite e, inoltre, anche oggi abbiamo creato tante palle gol e questo è un altro aspetto preoccupante perché creiamo tanto e concretizziamo poco. Per fare il salto di qualità bisogna metterla dentro».